La Stroke unit dell’ospedale Di Venere di Bari è ai massimi livelli nel dare una “chance” alla vita di chi è colpito da un ictus. Il 75% dei casi, infatti, viene trattato entro un’ora e il 50% entro 45 minuti dall’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi, il trattamento terapeutico in grado di dissolvere un trombo o un embolo presente all’interno di un’arteria cerebrale.
Per questo l’ospedale barese ha ricevuto il riconoscimento di “Centro diamante“, per i risultati raggiunti nel secondo trimestre 2024, attribuito dalla Eso (European Stroke Organisation) – Angels Awards, alla struttura complessa di Neurologia.
L’ictus è una patologia tempo-dipendente, per la quale la tempestività del soccorso nelle prime ore consente al paziente di ricevere una terapia che può salvargli la vita e ridurre conseguenze invalidanti.
Stamattina nell’ex Cto di Bari, durante una breve cerimonia, è avvenuta la consegna dell’attestazione da parte della rappresentante della Angels Initiative per il Sud Italia, dottoressa Stefania Fiorillo, al direttore della Neurologia, dottor Giuseppe Rinaldi, alla presenza del direttore generale facente funzioni Asl Bari, Luigi Fruscio.
«Sono risultati di grande rilievo per la nostra Asl – ha sottolineato Fruscio – che possono essere raggiunti grazie a una perfetta sintonia tra strutture e professionalità diverse, capaci però di mettere a fattor comune organizzazione, competenze e tempestività a beneficio dei pazienti e della loro salute. Gli operatori sanitari vanno perciò ringraziati per l’impegno che ogni giorno mettono nel lavoro svolto: è grazie a loro che salvare vite umane diventa una “missione possibile“».