Da Palazzo di Città a Palazzo della Città. La sede del Comune di Bari cambia nome dopo aver ottenuto il via libera da parte della Soprintendenza archeologica delle Belle arti e del paesaggio per la Città metropolitana.
Un cambio di preposizione che sta a significare la visione della sede comunale come un luogo aperto, capace di accogliere le istanze di tutti i cittadini e che intende ribadire due dei principali tratti di Bari: il suo essere, cioè, plurietnica e multireligiosa.
Per il sindaco Vito Leccese si tratta di «un cambio semantico, che sta a significare l’apertura della sede principale dell’attività amministrativa a tutta la città e ai suoi cittadini. Non un luogo per pochi ma per tutti».
In una lunga nota il Comune chiarisce che trasformare Palazzo di Città in “della Città” rappresenta una precisa scelta istituzionale per sottolineare che l’edificio che ospita il Comune è la casa di tutte e di tutti. Inoltre, dall’ente sottolineano che la storia di Bari è di una città plurietnica e multireligiosa, una matrice che è restata saldamente al centro dell’identità del capoluogo della Puglia.
«Il mio auspicio è che sempre più i cittadini e le cittadine di Bari possano percepire il Palazzo della Città come uno spazio familiare in cui sperimentare processi di partecipazione e percorsi di attivazione civica su temi di interesse collettivo», conclude Leccese.