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Bari, crisi dei commercianti di via Manzoni: forte calo vendite in attesa del restyling

L’insegna cadente di Marianna, storico negozio di abbigliamento, è un po’ il simbolo dell’attuale stato di via Manzoni, ex via dello shopping anni Ottanta oggi interessata da un progetto di restyling che la renderà pedonale in tutti i suoi 750 metri di lunghezza.

L’intero palazzo in abbandono sarà ristrutturato a breve ma diventerà l’ennesimo cantiere di un’area in grande sofferenza dal punto di vista commerciale e della mobilità. «La situazione è complessa – dicono le tre dipendenti di «Dolce Casa», negozio di intimo da oltre 30 anni all’angolo con via Dante – perché i lavori in corso sono ovunque e non riguardano solo il progetto di pedonalizzazione».

Il riferimento è al rifacimento della rete del gas che interessa numerosi isolati con chiusure totali, asfalto provvisorio e divieti di sosta intermittenti. «Come se non bastasse – spiegano – da alcuni giorni è stata installata una recinzione davanti al nostro negozio. Non era proprio possibile distribuire nell’arco del tempo questi interventi? Che tipo di programmazione c’è stata? Al di là di tutti i disagi, l’emergenza oggi è legata soprattutto alla mancanza di posti auto. Diventa difficile perfino per noi raggiungere la sede di lavoro».

Ovviamente il tutto ha ripercussioni anche a livello di vendite: «Il calo è stato notevole e siamo preoccupati soprattutto in vista del Natale ma anche per il successivo periodo dei saldi, a gennaio».
Va detto che il progetto di pedonalizzazione, finanziato dal PNRR per circa 6 milioni e 800mila euro, prevede una serie di interventi rilevanti per l’intera area: installazione di basole in pietra lavica calcarea, nuovo impianto di illuminazione, sistemazione del verde, fioriere, panchine, abbattimento di tutte le barriere architettoniche. E il giudizio generale, facendo un giro per i negozi, è complessivamente ottimistico.

«All’inizio eravamo contrari in quanto questa sperimentazione, già avvenuta 50 anni fa, non aveva dato buoni frutti – spiega Antonio Lerario, titolare del noto negozio di calzature Tania, aperto dal lontano 1962 – oggi possiamo dire di essere favorevoli ma ci preoccupa soprattutto l’eliminazione di posti auto, già carenti, senza concrete alternative, oltre a tutti gli altri evidenti problemi. I lavori stanno andando avanti per step e nella nostra zona al momento non abbiamo toccato con mano un reale decremento dei clienti ma siamo preoccupati per il futuro, quando chiuderanno totalmente il nostro isolato. Abbiamo preventivamente ridotto gli ordini per i prossimi mesi proprio per evitare di non riuscire a smaltire gli articoli e trovarci con una giacenza importante in magazzino».

È evidente la preoccupazione per il periodo festivo: «Dall’amministrazione ci hanno detto che installeranno sulla strada delle luminarie come quelle di via Argiro – continua Antonio – ma per rilanciare via Manzoni non è sufficiente. Bisogna portare qui anche gli eventi culturali, farla tornare centrale nell’agenda dell’amministrazione. Altrimenti questa sarà una crisi irreversibile».

Girando per il quartiere è evidente che piccoli e grandi cantieri, privati e pubblici, interessano tutta l’area del Libertà. La via Manzoni anni Ottanta è un lontano ricordo, ma proprio attraverso questi lavori in corso spera di tornare a vivere.

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