Si è svolto stamattina, nella Prefettura di Bari, un «incontro organizzativo» tra i componenti della Commissione Antimafia del Comune e il prefetto Francesco Russo.
La Commissione è stata istituita nei mesi scorsi in seguito all’operazione Codice interno, che ha svelato presunti rapporti fra mafia e politica nel capoluogo pugliese.
«Il punto più critico riguarda l’organizzazione interna del Comune. Mentre nelle municipalizzate ci sono soggetti esterni, i tutor, che faranno un lavoro di verifica, il Comune ha bisogno di riorganizzare la macchina interna», ha affermato il presidente della Commissione Giuseppe Carrieri, sottolineando che «dobbiamo quindi cooperare con il sindaco e con gli uffici per fornire una cortina di ferro rispetto a una membrana che finora è stata più permeabile».
Carrieri ha spiegato che «avevamo bisogno di capire il posizionamento della commissione per evitare confusione in una situazione critica. Nei confronti del Comune – ha evidenziato – abbiamo l’onere di seguire i punti che il prefetto ha indicato al sindaco, soprattutto in tema di assunzioni, di organizzazione degli uffici e di nuovi regolamenti».
Il ruolo indicato alla Commissione è, quindi, «verificare che le prescrizioni fornite al Comune siano rispettate e relazionarci con il prefetto rispetto alle relazioni trimestrali che l’amministrazione deve inviare. Su questo siamo in ritardo».