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Bari, la città ricorda le vittime di femminicidio. Leccese: «Il futuro dipende da noi»

Oggi, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale di Bari ha ricordato le vittime di femminicidio baresi con la deposizione di corone di fiori nei luoghi a loro intitolati, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno. Nel corso della mattinata, la vicesindaca Giovanna Iacovone e la presidente del Municipio IV Maria Chiara Addabbo hanno deposto una corona di fiori nel giardino intitolato a Chiara Brandonisio e alle Vittime del femminicidio, in via Domenico Di Venere, a Ceglie del Campo; l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone e la presidente del Municipio II Alessandra Lopez una corona di fiori nel giardino intitolato a Palmina Martinelli, in via M. Amoruso ad angolo con viale Kennedy, a Poggiofranco; l’assessora alle Culture Paola Romano e la presidente del Municipio V Maristella Morisco una corona di fiori presso la targa stradale di via Santa Scorese, a Palese Macchie.

Il sindaco e la presidente del Municipio Annamaria Ferretti hanno ricordato Anna Costanzo, truccatrice del teatro Petruzzelli uccisa nel 2009 dal suo ex compagno, con la deposizione di una corona di fiori nel camerino del Politeama barese che le è stato intitolato qualche anno fa su iniziativa dell’amministrazione comunale.

A seguire, nel foyer del teatro, il sindaco e il sovrintendente della fondazione Petruzzelli Nazareno Carusi hanno partecipato all’iniziativa dal titolo Per non morire, alla presenza di una folta rappresentanza di studentesse e studenti delle ultime classi degli istituti superiori di Bari. È stata Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta nel 2019 a un tentato omicidio da parte dell’ex marito (che le ha provocato ustioni di III grado sull’80% del corpo), a raccontare il dramma vissuto e il percorso lungo e doloroso di ripresa fisica e psicologica. Al suo fianco Giulio Maggio, responsabile del Centro Ustioni del Policlinico di Bari, che l’ha seguita durante il ricovero e la lunga degenza.

«Questa mattina ho lasciato un mazzo di fiori nel camerino dove lavorava Anna Costanzo, stimata truccatrice del Teatro Petruzzelli di Bari, ritrovata senza vita nel luglio del 2009, uccisa senza pietà nella vasca da bagno di casa – ha detto il sindaco Vito Leccese – L’omicidio di Anna fu l’epilogo di un amore malato. Un epilogo che, come istituzioni, abbiamo il dovere di prevenire, educando, formando, sostenendo le giovani generazioni e rafforzando tutto il sistema che contribuisce alla crescita delle nostre comunità».

I dati della Prefettura dallo scorso agosto segnalano 75 episodi di maltrattamenti, 31 atti persecutori, 13 minacce e 8 violenze sessuali. Rispetto al 2024, spiegano i Carabinieri, è stato registrato un incremento del 3% delle denunce.

Leccese lancia poi un appello ai più giovani: «Il futuro è responsabilità nostra, che abbiamo il dovere di costruire le condizioni per una società più sana. Ma è anche nelle vostre mani. Siate fidanzati responsabili quando dite “ti amo” a una donna. Siate amici sinceri quando una compagna è in difficoltà. Siate figli, fratelli e genitori maturi nei vostri legami familiari. Solo così questa giornata avrà davvero un senso».

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