Bari celebra l’82esimo anniversario della difesa del porto dall’attacco delle truppe naziste. Era il 9 settembre del 1943 quando la città contribuì alla lotta di liberazione nazionale: un gruppo di civili si affiancò spontaneamente alle truppe del generale Nicola Bellomo e difese la città vecchia e il porto da un attacco dell’esercito nazista, proteggendo così un presidio strategico per gli esiti della seconda guerra mondiale.
«Il 9 settembre del ’43 – ha ricordato il sindaco Vito Leccese – è una delle tappe più significative della Resistenza, dopo quella del 28 luglio in via Niccolò dell’Arca. Proprio il giorno dopo l’annuncio dell’armistizio, il porto, un’infrastruttura strategica importantissima, fu difeso dall’attacco nazista grazie al generale Bellomo, a un gruppo di ragazzini di Bari vecchia, a una parte dell’esercito che aveva fatto una scelta di campo e alla Polizia municipale dell’epoca».
Dopo la deposizione di una corona d’alloro al palazzo della vecchia Dogana, le celebrazioni sono proseguite sulla muraglia, in largo Maurogiovanni, dov’è installata la pietra d’inciampo che ricorda il contributo del giovanissimo Michele Romito e dei cittadini di Bari vecchia, nonché dei militari guidati dal generale Bellomo, alla lotta di Liberazione.
«Per questo – ha concluso Leccese – voglio ringraziare ancora una volta Michele Mancini, l’ultimo dei protagonisti viventi tra quei coraggiosi ragazzi della città vecchia, anche per aver scritto al presidente della Repubblica affinché vi sia un riconoscimento formale per quella gloriosa giornata, durante la quale fu difeso anche il palazzo delle Poste, altra infrastruttura nevralgica».