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Bari, sentenza della Cassazione dopo il ricorso: senza convalida il migrante va liberato

In caso di mancata convalida del trattenimento in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatro), il richiedente asilo deve essere subito liberato e non può essere trattenuto in un Centro fino ad un massimo di 48 ore, come prevede il decreto legge del 28 marzo scorso (Disposizioni urgenti per il contrasto all'immigrazione irregolare). È…
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In caso di mancata convalida del trattenimento in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatro), il richiedente asilo deve essere subito liberato e non può essere trattenuto in un Centro fino ad un massimo di 48 ore, come prevede il decreto legge del 28 marzo scorso (Disposizioni urgenti per il contrasto all’immigrazione irregolare).

È quanto rileva una sentenza della Cassazione riguardo il ricorso di un migrante che era stato portato nel Cpr di Gjader in Albania e poi, una volta non convalidato il trattenimento, trasferito nel centro di Bari. Qui era stato trattenuto dal 4 al 5 luglio scorso, determinando una «evidente lesione del bene primario della libertà personale». I giudici della Cassazione parlano di sei articoli della Costituzione violati e sottopongono la norma all’attenzione della Consulta.

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