I temi della giustizia sociale, della diminuita ridotta fiducia parte dei cittadini nei confronti dei giudici, la riforma del processo e la riduzione dell’arretrato in osservanza alle prescrizioni del Pnrr, sono i temi con cui il presidente della Corte d’appello di Bari, Franco Cassano ha introdotto l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Bari.
Plauso per la riforma Cartabia, “ambiziosa” ma apprezzabile nella misura in cui offre alternative al carcere. Le lamentele per non aver ancora ricevuto il cronoprogramma per la realizzazione della cittadella della giustizia. Il tema del carcere che soffre del grave sovraffollamento, ha evidenziato, snocciolando qualche numero. In quello barese, sono ristrette 486 persone invece di 288, in quello foggiano 512 li dove se ne potevano ammettere 365 e dove sono morti 4 detenuti. La detenzione considerata da Cassano «il grande fallimento degli ultimi secoli ma il farmaco della politica in grado di calmare la paura».
Una bacchettata alle correnti della magistratura, che nutre «un’ambiguità di fondo» nei magistrati.
L’intervento del Procuratore generale Annamaria Tosto ha fatto riferimento all’attenzione della magistratura sul controllo della criminalità nel foggiano evidenziando che il ricorso alla violenza delle organizzazioni mafiose è sempre un segnale di debolezza e garantendo che la risposta dello Stato continuerà ad essere forte. Ha fatto poi un focus sull’aumento di alcuni reati nelle varie zone che compongono il distretto della Corte d’Appello di Bari: se da un lato nella zona di Trani si registra un aumento del 210% rispetto all’anno precedente delle rapine, comprese quelle in abitazione, sorprende che dei 32 omicidi volontari avvenuti nel distretto (che comprende Bari, Trani e Foggia) ben 22 si sono registrati nel circondario di Bari, con un incremento nell’ultimo anno del 144%.
Molta attenzione viene dedicata alla situazione che riguarda gli omicidi nei confronti di donne, che sono aumentati nel distretto del 43% rispetto all’ultimo anno. I tentati omicidi, con vittime di genere femminile, sono aumentati dell’83%. Il procuratore ha fatto riferimento anche alle indagini che hanno svelato la zona grigia, quella dell’illegalità diffusa, «terreno di coltura delle organizzazioni mafiosi che si avvalgono del coinvolgimento dell’imprenditoria locale, della connivenza, del concorso dei pubblici amministratori per acquisire attività produttive e risorse pubbliche».
È in corso l’intervento del sottosegretario alla giustizia, l’avvocato barese Francesco Paolo Sisto, che ha nuovamente garantito l’attenzione del ministero alla situazione criminale foggiana, anticipando l’avvio di un tavolo che coinvolga tutte le parti per il rinforzo dei presìdi in atto. Sisto ha relazionato anche sui tempi per la realizzazione della Cittadella della Giustizia.
E sul tema dell’edilizia giudiziaria interviene il presidente dell’Ordine degli avvocati, Giovanni Stefanì: «Sul Parco della Giustizia, nonostante gli sforzi di Ministero della Giustizia, Sottosegretario Sisto e sindaco Decaro, la nomina del commissario straordinario e la norma speciale del Decreto Infrastrutture che avevano riacceso gli entusiasmi di magistratura e avvocatura barese, da quel poco che sappiamo siamo nuovamente al cospetto di complicazioni e lungaggini burocratiche che recano grande incertezza sui tempi di realizzazione dell’opera».
