È cominciata con la costituzione delle prime parti civili, dinanzi al gup Giuseppe De Salvatore l’udienza preliminare relativa al procedimento “madre” sulla gestione della Banca popolare di Bari negli anni dal 2016 al 2018.
Il procuratore Roberto Rossi e i pm Luisiana Di Vittorio, Lanfranco Marazia, Federico Perrone Capano e Savina Toscani, al termine delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, hanno chiesto il rinvio a giudizio per otto ex manager della banca.
Oltre all’ex presidente dell’istituto di credito, Marco Jacobini, e all’ex condirettore Gianluca Jacobini, saranno giudicati Vincenzo De Bustis Figarola, ex direttore generale e amministratore delegato della banca, l’ex ad Giorgio Papa, l’ex presidente del collegio sindacale Roberto Pirola e gli ex dirigenti Elia Circelli, Gregorio Monachino e Nicola Loperfido.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio per gli anni 2016, 2017 e 2018, ostacolo alla vigilanza della Consob e di Bankitalia, aggiotaggio ai danni degli azionisti (oltre alle accuse di maltrattamenti, lesioni ed estorsione contestate a Marco e Gianluca Jacobini, insieme con Vincenzo De Bustis, nei confronti di Luca Sabetta, ex chief risk officer).
Funzionario che si è costituito parte civile assieme a Codacons e a circa 300 azionisti, annunciata quella del Comune di Bari. La Procura ha poi chiesto la citazione come parte civile di Consob e Banca d’Italia.
Nelle 45 pagine della richiesta sono 23 i capi d’imputazione contestati, riconducibili a fatti commessi tra il 2014 e il 2020: c’è l’acquisizione di Tercas, le transazioni con il Gruppo Aviva, c’è il contenzioso con l’Inps. E poi, la ripetuta concessione di crediti ad imprese cosiddette “Grandi Gruppi”, privi delle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali, il capitolo “cartolarizzazione”, quello del fondo di acquisto di azioni proprie, del valore di oltre 50 milioni di euro, fittiziamente disponibile ma, secondo la Procura, in realtà era stato in gran parte utilizzato.
Il 30 gennaio 2020 finirono ai domiciliari Marco e Gianluca Jacobini, e l’ex responsabile della Funzione bilancio e amministrazione della Direzione operations Elia Circelli. Interdetto per un anno dalle funzioni bancarie e dalla dirigenza di società l’ad Vincenzo Figarola De Bustis.