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Bari, un immobile confiscato alla mafia rinasce come presidio di legalità intitolato a Michele Fazio

Un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e nella promozione della legalità è stato compiuto a Bari Vecchia. È in pubblicazione sull’albo pretorio del Comune la determina che approva la concessione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata, situato in via Dei Gesuiti 15, al Circolo Arci Legalità. La concessione, a titolo gratuito, avrà una durata di sei anni.

La notizia è stata accolta con grande entusiasmo, come ha sottolineato l’assessore ai Controlli, Legalità e Antimafia sociale, Nicola Grasso: «L’assegnazione alle associazioni del territorio di un bene confiscato alle mafie è una bellissima notizia per tutta la comunità barese e si pone nel solco dell’attività che, nell’ambito del mio assessorato, stiamo portando avanti senza sosta per affermare la legalità e la presenza delle istituzioni in ogni luogo».

In memoria di Michele Fazio

L’associazione Arci aveva manifestato interesse per l’utilizzo del bene già lo scorso marzo, con l’intento di creare un «presidio di legalità intitolato a Michele Fazio, giovane vittima innocente di mafia». La scelta non è casuale: l’immobile si trova nello stesso contesto in cui 24 anni fa si consumò l’omicidio del giovanissimo Michele Fazio, divenuto un simbolo di legalità e dell’impegno dell’antimafia sociale.

L’idea è quella di gestire il bene in stretta collaborazione con i genitori di Michele, Pinuccio e Lella Fazio, sviluppando progettualità e azioni rivolte alla cittadinanza per diffondere la cultura dell’antimafia sociale all’interno di Bari Vecchia. L’obiettivo è trasformare l’immobile in un luogo di incontro e punto di riferimento per il territorio, promuovendo la condivisione e la crescita.

«La confisca di un bene frutto di proventi di attività illecite in mano alle organizzazioni criminali è solo il primo passo di un percorso che deve completarsi con il riuso sociale per dare una nuova vita al bene e al territorio in cui si inserisce, facendolo diventare un luogo di condivisione, incontro e crescita – ha spiegato Grasso -. Ma significa anche di più. Sottrarre un bene alla criminalità e farne un luogo pubblico, per tutti i cittadini, vuol dire scardinare i simboli di cui le mafie si nutrono quotidianamente per alimentare il loro potere, e affermare i valori della legalità. Con queste azioni dimostriamo a tutti che lo Stato c’è».

L’assessore ha concluso ribadendo la profonda soddisfazione per l’intitolazione a Michele Fazio, affinché la sua memoria «funga da monito e sprone a tutti di non voltarsi mai dall’altra parte dinanzi a ingiustizie e illegalità». L’assegnazione di questo bene rappresenta un forte segnale di riappropriazione del territorio da parte della comunità, in un’ottica di recupero della legalità e di ristoro dei danni causati dalla criminalità organizzata.

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