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Bari, dalla Sala delle farfalle a quella delle ballerine: il rinato fascino Liberty del teatro Margherita – FOTO

La lunga attesa sta per terminare. C’è una data di chiusura dei lavori: 31 dicembre 2025. Quindi ci vorranno i tempi tecnici necessari per avere le agibilità e poi davvero il teatro Margherita sarà aperto e fruibile in tutte le sue parti, finora lo è stato solo per le sale al pian terreno.

Manca davvero poco per poter ammirare da vicino la bellezza in stile liberty di alcune sale al piano superiore come la «Sala delle farfalle» e la «Sala delle ballerine».

Il teatro Margherita fu edificato fra il 1912 e il 1914 nell’ansa del vecchio porto in pratica su delle palafitte dato che era in vigore il patto fra Comune e famiglia Petruzzelli in base al quale l’amministrazione si impegnava a non costruire altri teatri sulla terraferma.

Da allora ha cambiato nomi e destinazione Kursaal, poi Museo storico, sede di servizi ausiliari per gli angloamericani, venne danneggiato dal bombardamento subito dalla nave Henderson nel ’45. Poi cinema fino al 1979, quindi la chiusura sino al 2014 con l’accordo fra Comune di Bari, Regione Puglia e Ministero della Cultura per la ristrutturazione e farne parte integrante del Polo di arte contemporanea con il Mercato del pesce e la sala Murat.

«Si tratta di un luogo atteso da tanto nella città – afferma l’assessora alla Cultura, Paola Romano – un luogo che ha vissuto tante vite poi dal 2014 è stato destinato all’arte contemporanea. L’arte contemporanea è il linguaggio per eccellenza che parla al futuro della città e si interroga sui grandi temi: le disuguaglianze, l’emigrazione. Al Museo di Arte contemporanea di Bilbao per esempio il tema è quello dell’uomo che migra. Le installazioni che vorremo metter nel Margherita proveranno a porre delle domande sulle grandi questioni del presente. Il Margherita è una parte del Polo dell’arte contemporanea, la seconda parte è quella del Mercato del pesce e lo spazio Murat. Anche quello spazio fa parte dello stesso accordo sottoscritto nel 2014».

Un Polo quindi ancora incompleto. «Il ministero ha riqualificato il piano terra, mentre deve ancora prevedere la riqualificazione dei piani superiori destinati a studio di artista. Il roof garden invece è terminato, manca il piano superiore che è costituito da una serie di stanze su due file dove contiamo di ospitare le residenze di artisti, i laboratori, le zone dove fare produzione culturale. Questo è sempre sotto l’egida della Soprintendenza e dovrebbero indire la gara fra poco per completare il polo, nel frattempo ci godremo il Margherita e sempre lo spazio Murat che funziona regolarmente da tempo».

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