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Bari, il Piano riceve il via libera ma divide i commercianti: nuove regole per negozi, mercati e fiere

Il Documento strategico del commercio (Dsc) è stato approvato, come ci si aspettava, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. Il piano è il frutto dell’integrazione tra il codice del commercio della Regione e le proposte avanzate dalle associazioni di categoria attive sul territorio. Diverse le consultazioni che hanno preceduto la discussione in aula consiliare così…
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Il Documento strategico del commercio (Dsc) è stato approvato, come ci si aspettava, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. Il piano è il frutto dell’integrazione tra il codice del commercio della Regione e le proposte avanzate dalle associazioni di categoria attive sul territorio. Diverse le consultazioni che hanno preceduto la discussione in aula consiliare così come diverse sono state le reazioni all’approvazione del documento. «Abbiamo ribadito la necessità di arricchire, di completare e di rendere il Dsc davvero uno strumento di lavoro operativo – spiega Savino Montaruli di CasAmbulanti – Il sindaco ha accolto le nostre proposte trasformandole in emendamenti che la stessa maggioranza ha votato. Grazie alle nostre interlocuzioni è stato portato in votazione un Dsc diverso da quello che abbiamo fortemente contrastato, più snello, flessibile e modificabile». Resta invece molto critico Paolo Scicutella, presidente di FenImprese. «Il Dsc approvato in Consiglio nasce già vecchio. Dati non veritieri lo rendono ancor più inadeguato. Altro colpo basso impartito dal Consiglio comunale è stato il non aver votato il suggerimento della costituzione di una Consulta dei commercianti, strumento utile per individuare e fornire atti di indirizzo e accorciare le distanze tra le istituzioni e i commercianti che da sempre hanno il termometro costante di quello che accade in città».

Ma cosa cambierà per gli operatori economici? Il censimento di tutte le attività commerciali di Bari, ha permesso di elaborare due piani specifici, uno per le medie strutture di vendita e uno dedicato al commercio sulle aree pubbliche. Per le medie strutture sono state definite le zone di apertura e le metrature. Nell’area A1, il centro storico, potranno insediarsi esclusivamente esercizi di vicinato non superiori ai 250 metri quadrati. È stata invece limitata, nelle zone di completamento B, la possibilità di aprire nuove strutture che non potranno essere superiori ai 600 metri quadrati. Nelle aree di espansione C, invece, potranno insediarsi medie strutture di vendita che vanno dai 250 ai 2.500 metri quadrati di estensione, con la possibilità di monetizzazione delle aree di parcheggio.
Sul fronte del piano del commercio sulle aree pubbliche invece, verranno istituiti nuovi mercati e fiere, mentre verranno ridotti alcuni di quelli già esistenti. Inoltre nel Dsc vengono individuate sia aree compatibili con il commercio su posteggio o itinerante e posteggi fuori mercato.
Due i nuovi mercati settimanali, su proposta dei Municipi di riferimento e tenendo contro delle esigenze rilevate da operatori commerciali e utenza: in via Manzari a Ceglie del Campo e un mercato settimanale a San Girolamo. Per coniugare le richieste dei consumatori con le esigenze degli operatori mercatali, nel piano è stata introdotta la possibilità, per la sola e prima settimana dei mesi di luglio e agosto, dello svolgimento dei mercati rionali di sera. Infine il Dsc definisce le nuove modalità di localizzazione dei punti di vendita di stampa quotidiana e periodica e a forme speciali di vendita al dettaglio.

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