Bari, il mercato immobiliare torna a volare. Nel 2022 è già boom di affari

Il 2022 sembra essere l’anno della ripresa anche per il mercato immobiliare per la città di Bari, almeno stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite analizzate dal centro studi di Tecnocasa. Il primo trimestre 2022, infatti, segna un +13,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. In termini assoluti, nel capoluogo pugliese si è passati dalle 1.000 circa di un anno fa alle 1.136 già al 31 marzo di quest’anno. Un’impennata che certifica la ripresa e che segna dati positivi un po’ in tutte le zone della città. Più nello specifico, il quartiere con le quotazioni più alte resta il murattiano, che va dai 3.000 ai 4.000 euro al metro quadro per unità abitative nuove e in contesti signorili. Di fatto, nell’area non sono nemmeno disponibili tipologie di nuovo ma economico. A ruota segue Poggiofranco, che arriva fino a 3.400 euro al metro per le abitazioni nuove e non scende oltre i 2.500 anche se si tratta di usato. Per rimanere su quelle quotazioni ci si può spostare in zona umbertino e Madonnella dove si raggiungono i 3.200 euro per metro quadro per vivere in una zona che consente di raggiungere il centro anche a piedi ma, al contempo, di godere del lungomare e dei servizi senza il caos, soprattutto per quel che concerne il traffico veicolare.

A proposito di vivibilità, ma in rapporto alle zone più periferiche, si attestano entrambe sui 1.700 euro le unità abitative agli estremi della città, cioè Torre a Mare a sud e Palese-Santo Spirito a nord. Il cuore della città, invece, costituito da Libertà, Carrassi e San Pasquale, propone una realtà variegata pur all’interno dello stesso quartiere. Si va dalle abitazioni definite economiche che vanno dalla quotazione di 900 ai 1.200 euro. Tuttavia, in alcune strade di Libertà e San Pasquale, i prezzi calano vistosamente, fino ad arrivare a 550-600 euro.

Un altro dato degno di nota l’andamento tendenziale dei prezzi. Se i valori immobiliari sul mercato restano tutti con il segno più, spicca in particolare l’area a ridosso di lungomare Perotti, proprio dove sorgerà il bioparco Costa Sud, con un +7,4% solo dal primo al secondo semestre dell’anno scorso. Curioso constatare che ci sono dei quartieri di Bari dove non esistono, o quanto meno non sono disponibili, abitazioni definite economiche, secondo i parametri del mercato. Alla zona Murat, in questo senso, si aggiungono anche quelle di Parco 2 Giugno e aeroporto. Al contrario, è un crescendo di proposte di alta qualità un po’ in tutta la città, dal centro alla periferia.

A raccontare lo stato dell’arte e a commentare i dati è l’area manager di Tecnocasa per Bari e la Puglia, Massimo Lemma: «Il mercato immobiliare cittadino si è rifatto effervescente, senza distinzioni di area. Certo, variano le quotazioni ma tutte segnano una ripresa delle compravendite». Quali tipologie di abitazioni vengono ricercate e con quali finalità lo spiega ancora il manager: «I drive di scelta si sono aggiornati con la pandemia. Per esempio, grande attenzione viene data ora agli spazi vivibili, anche quelli esterni. Si cercano principalmente soluzioni indipendenti, magari con giardino o terrazzo, e si nota anche – conclude Lemma – che l’acquisto di una casa viene fatto maggiormente per andarci a vivere, rispetto a eventuali investimenti per acquisire una rendita da affitto».

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