Il Centro Antidiscriminazione (Cad) del Comune di Bari, attivo da tre anni nella lotta alle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, si candida per ampliare i propri servizi e diventare un punto di riferimento regionale.
La Regione Puglia ha deciso di candidare il Cad al progetto “Supporto alle reti territoriali antidiscriminazione – Capacity building e coordinamento scientifico”, promosso dall’Unar (Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica).
L’obiettivo è rafforzare le reti territoriali antidiscriminazione, offrendo supporto legale e psicologico alle vittime di violenze legate all’appartenenza etnica o razziale. Il Cad, unico in Puglia, punta a coordinare una rete di enti locali in tutta la regione.
«Auspichiamo di ottenere il finanziamento Unar in sinergia con la Regione per rendere più rapidi e tempestivi gli interventi, analizzare i fenomeni nella loro complessità ed elaborare risposte più efficaci agli episodi di razzismo, violenza e discriminazione», ha dichiarato l’assessora comunale Elisabetta Vaccarella.