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Bari, intelligenza artificiale e innovazione: all’università confronto fra ricerca e imprese

Bari capitale dell’intelligenza artificiale per un giorno. L’IA è protagonista dell’evento L’ecosistema di Fair: tra ricerca e impresa, organizzato all’università Aldo Moro, nonché il secondo organizzato in Italia dalla Fondazione Fair dopo quello al Politecnico di Milano. L’obiettivo è raccontare la ricerca sull’intelligenza artificiale, mettendo in contatto istituzioni e aziende per valorizzare i risultati ottenuti grazie ai fondi del Pnrr e mostrare come le sinergie possano tradursi in innovazione concreta.

A inaugurare la giornata i saluti istituzionali del rettore di UniBa, Roberto Bellotti, e di Giuseppe De Pietro, presidente della fondazione Fair. Subito dopo è intervenuta Marta Rapallini, program manager della fondazione, che ha offerto una panoramica sull’ecosistema Fair e sulle sinergie sviluppate tra università, centri di ricerca e imprese. «Il partenariato esteso Fair è l’unico progetto di Pnrr sull’intelligenza artificiale ha precisato – Un progetto che si sta concludendo, con 115 milioni di euro per far crescere la ricerca fondazionale sull’IA». La giornata va avanti con la presentazione di sei progetti vincitori dei bandi a cascata Fair, alla presenza delle aziende e dei rappresentanti degli spoke per raccontare le loro esperienze e i loro risultati. L’evento proseguirà nel pomeriggio con un talk show condotto da Alessandro Jacona (Osservatorio IA Ansa) al qual\e prenderanno parte ospiti del mondo accademico, industriale e istituzionale che si confronteranno sul futuro dell’AI in Italia.

Sull’intelligenza artificiale c’è «un dibattito aperto, è un’onda che non si può arrestare e dobbiamo solo governare» ha commentato De Petro evidenziando che l’Europa «da questo punto di vista è un po’ più avanti di altri Paesi, abbiamo fatto l’AI Act, quindi c’è l’idea di regolamentarne l’utilizzo per avere un uso non solo etico, ma anche sociale». L’obiettivo, ha spiegato Marta Rapallini, è «creare realtà stabili al sud e continuare a favorire questo rapporto fondamentale tra le imprese e la ricerca». Donato Malerba, docente dell’università Aldo Moro, ha invece discusso dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ridurre le liste di attesa in ambito sanitario. Questo «è l’obiettivo – ha sottolineato – perché studiamo i processi che avvengono all’interno di un pronto soccorso e li utilizziamo per prevedere quello che accadrà. Questo potrebbe permetterci di ridurre anche i tempi di attesa all’interno della struttura sanitaria».

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