Qualcuno si sente male, qualcuno deve chiudere le finestre per non avere fastidi alla gola, qualcun altro ha problemi agli occhi: bruciore e lacrimazione per aria torbida che arriva negli appartamenti. A causare tutto questo al quartiere San Paolo di Bari sono odori sgradevoli e principalmente una puzza di plastica bruciata che ogni notte invade la zona abitata.
I precedenti
Si tratta di un problema che i residenti segnalano ormai dal 2019. Un anno dopo sembrava che la situazione si fosse risolta. Dopo tanti esposti al comune infatti, l’allora ex sindaco di Bari Antonio Decaro intervenne e riuscì a comprendere che l’origine della puzza, che qualcuno spiega: «assomiglia a quella dei gamberi fritti, ma andati a male» era una ditta presente nella zona industriale confinante con l’area residenziale. Inoltre, l’allora sindaco Decaro promise ai cittadini: «Se dovessero continuare questi odori, faremo chiudere la fabbrica». Dunque, ha spiegato Giuseppe Giaquinto, amministratore del gruppo Facebook “La voce del San Paolo: «Allora fu fatto installare un sistema di abbattimento dei cattivi odori a filtro e acqua. Per un po’ i cattivi odori sparirono. Probabilmente questi filtri hanno un costo e la ditta non li usa più. Ora il disagio è di nuovo forte».
L’accaduto
Due notti fa la situazione però è precipitata: una forte puzza di plastica bruciata ha raggiunto la zona vicino al municipio di via Ricchioni, le case in prossimità della chiesa San Paolo e anche l’area intorno l’aeroporto. Molti hanno ipotizzato che qualcuno avesse incendiato dei rifiuti, cosa non rara nel rione, qualcun altro parla di una ditta di mangimi per animali che emana questi odori, ma come altri residenti fanno notare: attualmente è chiusa per ferie. Quindi di cosa si tratta non si sa, ma di certo tutto questo sta causando problemi alla salute delle persone. Infatti molti residenti denunciano che questi odori potrebbero provenire anche dalla combustione di sostanze tossiche e che quindi ci possano essere rischi per la salute ben più gravi. Tutti dunque sono stati costretti a barricarsi in casa: gli odori non solo sono intensi, ma sono anche costanti dalle prime ore della sera fino a tutta notte.
Le segnalazioni
Giaquinto ha spiegato che dopo vari esposti al sindaco Leccese è stato convocato un tavolo tecnico per parlare della questione. Un primo incontro si è tenuto il 15 maggio e si è concluso con l’idea che le segnalazioni sono in realtà diminuite rispetto agli anni precedenti. Il dato arriverebbe dalla polizia locale. Dunque non si è registrata un’urgenza di intervenire, ma comunque era rimasta la promessa di convocare un nuovo incontro per luglio. Per ora nessuno sa rispondere perché ancora non si sia tenuto, ma la consigliera Chiara Riccardi ha sollecitato le istituzioni per averlo quanto prima. I residenti denunciano: «Ne abbiamo pieni i polmoni» e non è un modo di dire, ma la pura verità.