Si è svolto anche a Bari lo sciopero di otto ore dei metalmeccanici indetto, a livello nazionale, da Fim Cisl, Fiom e Uilm che chiedono il rinnovo del contratto.
Nel capoluogo pugliese, al corteo partecipa anche il segretario della Fim Cisl nazionale, Valerio D’Alò, che parla di un «atteggiamento sordo e prepotente di Federmeccanica che ancora non vuole riaprire il tavolo della trattativa. Avevamo mandato un messaggio chiaro: ci bastava un tavolo per riaprire una discussione. Invece – aggiunge – sono stati mantenuti degli alibi».
Il sindacalista sottolinea che «settori come l’automotive, in cui è stato rinnovato il contratto nonostante le difficoltà e la transizione, dimostrano che sono scuse che non tengono».
I sindacalisti insistono «anche con la nuova presidenza che arriva affinché riapra il tavolo e siamo convinti che la mediazione tra imprese e sindacato possa portare solo buoni risultati».
Per il segretario della Fim Cisl Puglia, Michele Tamburrano, «se qualcuno immaginava di aver messo i metalmeccanici in un angolo basta venire in questa piazza o andare nelle fabbriche. Le fabbriche sono vuote, mentre questa piazza è gremita». Oggi, spiega, «siamo tutti qui a Bari perché dobbiamo rinnovare il contratto, altrimenti fermiamo il Paese. Noi non ci fermeremo».
Per il segretario generale della Uilm Bari-Bat, Riccardo Falcetta, «tutta la Puglia metalmeccanica ha risposto e lo ha fatto in modo massiccio. La rivendicazione è unica: vogliamo rinnovare il contratto a partire dalla piattaforma che i lavoratori hanno votato e non sposteremo una virgola se le condizioni verranno cambiate».
Per il sindacalista «siamo in una fase in cui per una questione di principio Federmeccanica e Assistal hanno abbandonato il tavolo. A questo gioco non ci siamo e continueremo imperterriti con le nostre mobilitazioni».
Emiliano: «Piena solidarietà ai lavoratori metalmeccanici»
«Piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici», che oggi scioperano per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, arriva dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «a nome mio personale e dell’intera Giunta», si legge in una nota.
Emiliano sottolinea che «il settore metalmeccanico è un pilastro fondamentale dell’economia pugliese e nazionale. Le lavoratrici e i lavoratori che vi operano ogni giorno con grande professionalità, contribuiscono in modo determinante allo sviluppo industriale e alla competitività del nostro Paese. È doveroso e urgente, quindi, riconoscere, attraverso un rinnovo contrattuale equo, il valore del loro lavoro, garantendo diritti, tutele e condizioni salariali adeguate al costo della vita e alla dignità delle persone».
La Regione Puglia, conclude il governatore, «è al fianco dei sindacati promotori della mobilitazione e ribadisce l’importanza del dialogo tra le parti sociali per arrivare, senza ulteriori rinvii, a un accordo che dia certezze e prospettive a decine di migliaia di famiglie».