La scienza esce dagli studi medici e incontra i cittadini lì dove scorre la vita quotidiana: tra le corsie dei supermercati. Si chiama “Vacciniamo il futuro” l’iniziativa di sensibilizzazione presentata oggi e promossa dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bari, con il patrocinio di Comune, Asl Bari e Regione Puglia.
L’obiettivo è chiaro: contrastare le resistenze e la disinformazione sui vaccini attraverso il dialogo diretto. Nelle giornate di sabato 13, domenica 14 e sabato 20 dicembre, medici volontari qualificati allestiranno stand interattivi all’interno di alcune attività commerciali per rispondere ai dubbi delle persone, smontare le fake news e ricostruire un rapporto di fiducia basato su dati scientifici.
Il calendario degli appuntamenti
Il progetto pilota partirà in tre grandi supermercati della città, scelti come luoghi di aggregazione e passaggio:
- Sabato 13 dicembre (15.00-18.00): Supermercato Famila, via della Resistenza 46.
- Domenica 14 dicembre (11.00-14.00): Supermercato Famila, via Gentile 53-55.
- Sabato 20 dicembre (15.00-18.00): Supermercato Dok (via Pacifico Mazzoni) e Famila (strada Bitonto-Palese Aeroporto).
Alla presentazione hanno partecipato i vertici della sanità locale. «Gli italiani, nel 90% dei casi, ritengono la scienza un motore di sviluppo e hanno un livello di fiducia nella medicina pari all’86%», ha ricordato Filippo Anelli, presidente FNOMCeO e OMCeO Bari. «Per questo dico ai miei concittadini: fidiamoci dei medici. L’iniziativa è significativa perché, grazie alle colleghe del gruppo Agapanto, andiamo tra le persone a spiegare l’importanza della prevenzione, soprattutto per l’influenza e le sue complicanze negli over 60».
Sulla stessa linea il direttore generale della Asl Bari, Luigi Fruscio, che punta alla “destagionalizzazione” dell’offerta: «La sfida non è solo garantire i vaccini stagionali come influenza e Covid, ma anche quelli fondamentali contro herpes zoster e pneumococco. Portare la sanità fuori dagli ambulatori significa fare vera sanità pubblica, tutelando anche le persone sane».
Il progetto nasce dalla sinergia con l’amministrazione comunale. «Dobbiamo superare le incomprensioni che ancora circolano», ha sottolineato Giuseppe Cascella, consigliere delegato alla prevenzione. Per Maria Zamparella, delegata ai servizi di prossimità, questo è solo l’inizio: «Vogliamo portare l’informazione scientifica anche in parrocchie e cinema. Parleremo non solo di vaccini, ma di prevenzione oncologica e stili di vita sani. L’obiettivo è estendere il modello a tutta la città metropolitana».










