La Procura di Bari ha chiesto due anni e mezzo di reclusione per un 21enne accusato di aver ferito due agenti della Digos durante una manifestazione pro Gaza lo scorso 14 giugno nel centro di Bari. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe lanciato un fumogeno acceso contro i poliziotti, causando ustioni al viso e al collo di uno e arrossamento all’occhio dell’altro, con prognosi di dieci e tre giorni, e li avrebbe minacciati, danneggiando anche la giacca di un agente.
Il giovane era stato arrestato il 16 giugno in flagranza differita, tra le prime applicazioni del nuovo decreto sicurezza, con le accuse di lesioni e minacce a pubblico ufficiale e uso pericoloso di fuochi pirotecnici. Il corteo, partito da piazza Umberto, ha attraversato il centro città con manifestanti travestiti da clown e con cappelli simili a quelli delle forze dell’ordine, in un clima definito dalla polizia «ostile e poco collaborativo».
La difesa, guidata dall’avvocato Francesco Calabrò, ha sollevato eccezioni sul decreto sicurezza e sui capi di imputazione, chiedendo per il giovane l’assoluzione o, in subordine, il minimo della pena. Il processo riprenderà il 18 novembre, quando il tribunale valuterà le richieste della Procura e le argomentazioni della difesa, in un caso che continua a sollevare attenzione mediatica e dibattito sul ruolo della sicurezza nelle manifestazioni pubbliche.









