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Bari, due nuovi macchinari di ultima generazione all’istituto tumori – VIDEO

L’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari si è dotato di due nuovi grandi macchinari per l’unità di radioterapia. Si tratta di un tomografo computerizzato-simulatore e di un acceleratore lineare: il primo permette di identificare la sede anatomica da trattare, il secondo permette di eseguire i trattamenti di radioterapia, dopo aver acquisito le immagini provenienti dal tc su cui si predispongono i piani di trattamento.

La nuova strumentazione è stata inaugurata stamattina dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ricordando il ruolo dell’oncologico barese come hub principale della «rete oncologica pugliese» ha spiegato che «siamo in grado con macchine immensamente più aggiornate, precise e capaci anche di provocare meno danni collaterali, di intervenire su praticamente quasi tutti i tumori che hanno bisogno di radioterapia».

La nuova dotazione tecnologica dell’oncologico, ha proseguito il direttore generale dell’istituto Alessandro Delle Donne, «garantisce terapie più efficienti e rapide per i pazienti oncologici».

Con l’inaugurazione di oggi, ha proseguito, «completiamo il ciclo di ammodernamento delle grandi macchine per la diagnostica e la cura oncologica: in tre anni, abbiamo speso, rendicontato e reso operativi più di 17 milioni di euro, fra fondi regionali, nazionali e del Pnrr, in un’ottica di rilancio dell’istituto, che abbiamo condiviso con il governo regionale, e che ne ha reso possibile la crescita verticale».

I nuovi macchinari acquistati con i fondi Pnrr

I due nuovi apparecchi sono stati acquistati con fondi Pnrr, per un investimento complessivo di 2 milioni e 800 mila euro. Entrambe le macchine hanno sostituito gli apparecchi precedentemente in uso.

I lavori di sostituzione sono partiti a giugno 2024 e, in meno di sei mesi, sono stati completati gli interventi di adeguamento degli ambienti, installazione, collaudo, messa a punto della disimetria da parte dei fisici, formazione del personale e trattamento dei primi pazienti. Al momento, nell’unità operativa di radioterapia dell’Istituto sono in funzione due tc-simulatori e due acceleratori lineari che, si stima, permetteranno di trattare fino a mille pazienti l’anno.

Come funzionano i due nuovi macchinari

Il nuovo tc-simulatore è dotato di una telecamera per il posizionamento automatico del paziente per una migliore geometria del fascio di particelle e, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, consente di ottimizzare la dose radiogena e la qualità dell’immagine evitando errori.

Il nuovo acceleratore lineare, utilizzato a livello mondiale nei migliori centri radioterapici, è capace di trattare tumori in qualsiasi parte del corpo, sia quelli situati in profondità, sia quelli più superficiali, sia di piccole e piccolissime dimensioni, che quelli di grandi dimensioni, con eccezionale velocità e accuratezza.

Il nuovo sistema consente quindi trattamenti molto più veloci, con un risparmio di tempo che va dal 40% al 140%. Ogni seduta dura, in media, fra i 2 e i 3 minuti. I due nuovi macchinari sono integrati fra loro e sono dotati di un sistema 4D che consente di monitorare il respiro del paziente, così da ridurre al minimo l’impatto degli errori di individuazione e di posizionamento del tumore dovuti ai movimenti del ciclo respiratorio.

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