Sciogliere i nodi e allontanare gli ultimi dubbi ai consiglieri del Consiglio comunale in merito all’implementazione del Bus Rapid Transport (Brt, bus a trasporto rapido, ndr) all’interno del trasporto pubblico locale a Bari. Chiarire, soprattutto, che il nuovo servizio, la cui partenza è prevista per la metà del 2027, avrà un impatto infimo (se non nullo) sulle essenze arboree lungo il tracciato della «linea verde». È questo l’obiettivo della seduta della Commissione urbanistica, che si è tenuta ieri alla presenza della presidente, Stefania Durante, dei componenti, e dell’assessore alla Cura del Territorio, e mobilità Sostenibile, Domenico Scaramuzzi e dell’ingegner Claudio Laricchia.
La commissione, che si incontrerà nuovamente nei prossimi giorni sullo stesso argomento, ha posto domande all’assessore partendo proprio da quelle che sono state le criticità individuate anche dai cittadini del comitato «No Brt» e continuano ad alimentare un dibattito non solo politico.
I dubbi
L’assessore ha lamentato che la notizia riguardo l’abbattimento di centinaia di alberi per far posto alla linea verde dei nuovi bus elettrici (un percorso di otto chilometri che percorre via Caldarola e via Aquilino, con capolinea in quest’ultima) non vedrà la eradicazione o spiantumazione di un numero così elevato di essenze arboree: «È una fake news» ha commentato Scaramuzzi.
Il passo successivo è stato quello riguardante l’impatto del nuovo segmento del trasporto pubblico locale sulla viabilità delle strade in cui è prevista la circolazione di più linee e la presenza frequente di auto in sosta vietata, oltre al pericolo che gli automobilisti e i motociclisti possano usare quelle corsie per commettere sorpassi e manovre azzardate. «I nuovi bus saranno dotati di un sistema informatico di ultima generazione, tra cui anche un sistema di gps che permetterà di tracciare al secondo, come nelle metro delle grandi città, l’arrivo alle fermate dei vari vettori – ha assicurato – il tracciamento permetterà inoltre di sincronizzare la presenza sulle strade dei diversi bus, evitando che si intralcino tra loro».
Per quanto riguarda le soste e le manovre azzardate Scaramuzzi ha precisato che la corsia delle corse Brt sarà di un diverso colore e che funzionerà «come una vera e propria Ztl: se invasa verrà elevata una sanzione».
L’opportunità
La partenza del nuovo servizio di trasporto pubblico elettrico si ripromette di migliorare la mobilità dei cittadini baresi, riducendo i tempi di attesa tra una corsa e l’altra, aumentando la capacità dei vettori stessi (bus articolati con capienza pari a cento persone) che aumenteranno il numero di passeggeri trasportati in un giorno e, riducendo l’impatto ambientale dovuto ai combustibili fossili, sia in grado di garantire corse per 11, 4 milioni di chilometri all’anno, dai 10,6 di partenza. I baresi però dovranno convivere coi cantieri che saranno in città per i prossimi due anni.