‘Au revoir’, Mehdi Dorval. Il destino è segnato. Dopo tre stagioni con la maglia del Bari sono maturi i tempi dell’addio per il laterale franco algerino. Assoluta rivelazione dell’ultima stagione, tra le pochissime luci dell’organico biancorosso, in un contesto caratterizzato da troppe ombre.
I numeri
Una freccia ‘impazzita’ a sinistra. Annata sportiva da urlo per il 24enne parigino, titolare imprescindibile: 37 partite, disputate tutte dal primo minuto, una sola panchina, in occasione del pareggio a reti bianche con la Sampdoria (4ª giornata). Impressionante il rendimento espresso in termini di prestazioni, soprattutto nel girone di andata. A rendere ancora più preziosa la stagione del classe 2001 sono i 4 gol messi a referto nelle gare contro Frosinone (6ª giornata, 1-3), Catanzaro (9ª, 1-1), Brescia (15ª, 1-1) e Cesena (16ª, 1-0). Marcature che hanno portato in dote alla formazione pugliese ben 5 punti.
L’intuizione tattica
Onore al merito. Non v’è alcun dubbio che la scelta adottata da Moreno Longo di ‘dirottare’ sulla corsia sinistra Dorval abbia aiutato il calciatore a esprimere tutto il suo potenziale, valorizzando in particolare la propensione offensiva impressa nel dna del francese. Per oltre metà campionato il gioco del Bari si è fondato quasi esclusivamente sulle giocate individuali del Numero 93: la spinta sulla fascia, la naturale inclinazione a saltare l’uomo contribuendo alla pericolosità della manovra d’attacco, l’attitudine al cross e la richiesta di stringere verso il centro del campo, assolvendo a compiti di trequartista aggiunto, hanno reso Dorval una pedina unica nello scacchiere biancorosso, risultando quasi sempre mortifero per gli avversari. Non è un azzardo evidenziare che le buone prestazioni di squadra quasi sempre siano state frutto del contributo, spesso decisivo, dell’esterno sinistro franco algerino. In tal senso appare tutt’altro che casuale come il calo di rendimento accusato dal Bari nella seconda parte di campionato sia coinciso con il momento di appannamento dell’ex Audace Cerignola, anche in conseguenza degli effetti dettati dal Ramadan, soprattutto sul piano del regime alimentare.
Lo scopritore
Se il Bari sta per mettere nero su bianco la terza super plusvalenza dell’era De Laurentiis deve ringraziare Ciro Polito. L’ex ds biancorosso, oggi dirigente del Catanzaro, ha puntato su Dorval nell’estate 2022, quando i Galletti erano freschi di promozione in Serie B e l’allora 21enne aveva appena vinto il campionato di Serie D con la maglia dell’A. Cerignola. Il trasferimento venne accompagnato da un po’ di scetticismo, considerando il doppio salto che avrebbe compiuto il calciatore. Il percorso di Dorval ha poi dato ragione a Polito: primo anno da gregario, nel torneo culminato con la finale playoff persa con il Cagliari; seconda stagione no, condizionata però da un contesto di squadra negativo; terza semplicemente esplosiva.
Che affare
Dopo il ‘giallo’ del mancato trasferimento al Napoli a gennaio, sono diversi i club che hanno messo gli occhi sul francese: oltre alla prima squadra della Filmauro, hanno seguito Dorval anche l’Ajax, la Lazio, l’Empoli e il Sassuolo. Il cartellino di Dorval è quotato circa 3 milioni. Per il momento sul tavolo del ds Magalini mancano ancora offerte ufficiali, ma ci sono pochi dubbi sulla partenza del calciatore. Dopo Caprile e Cheddira i biancorossi perderanno dunque un altro dei suoi gioielli. Un addio doloroso che si spera possa almeno foraggiare la prossima campagna acquisti per rendere il Bari più competitivo rispetto alle ultime due annate fallimentari.