Bari si trasformerà in una libreria a cielo aperto dal 27 al 29 giugno con la quinta edizione di “Lungomare di libri”, l’iniziativa culturale organizzata dal Salone internazionale del libro di Torino.
Il tema di quest’anno è “Liberazioni“, un omaggio all’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo, ma anche un richiamo alle liberazioni dalle ingiustizie e dai conflitti attuali.
L’evento vedrà oltre 70 appuntamenti, tra incontri, mostre, reading e attività per bambini, animati da figure di spicco come Rula Jebreal, Mario Desiati, Luca Sofri, Luciano Canfora, Michela Ponzani e Andrea Piva.
La città ospiterà 25 librerie e numerosi editori locali lungo la muraglia della città vecchia e in altri luoghi simbolo.
Una delle novità di questa edizione è la presenza dell’editore Voland come ospite speciale, che presenterà la sua storia e il suo catalogo. Per la prima volta, il programma includerà anche un appuntamento mattutino: il 28 giugno si terrà la rassegna stampa del Post con il direttore editoriale Luca Sofri e il giornalista Luca Misculin. Un’altra novità è la collaborazione con il centro di eccellenza Jean Monnet digitimpact dell’università Aldo Moro.
L’anteprima di “Lungomare di libri” è fissata per il 26 giugno con l’inaugurazione della mostra “Altri sguardi. Immagini della follia tra memoria e progetto” del fotoreporter Uliano Lucas. L’esposizione, ospitata nel Museo Civico fino al 31 agosto, propone un percorso tra ospedali psichiatrici e centri di salute mentale italiani.
La presentazione dell’evento è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Bari Vito Leccese, dell’assessora comunale alle Culture Paola Romano, e del segretario generale del Salone del libro di Torino Marco Pautasso.
Il sindaco Leccese ha sottolineato come “Lungomare di libri” sia un evento di successo che «proietta sempre più Bari come città che riesce ad attrarre, sul piano culturale, turisti e cittadini», e che «riesce a far sì che la cultura sia una leva di crescita sociale». Leccese ha inoltre evidenziato l’importanza di questa edizione nel ricordare tutte le forme di liberazione e nel «dare attenzione e valore a tutti i popoli che sono oppressi e a tutti coloro che vivono una situazione di disagio sociale». Il Lungomare, che nel 1951 ispirò Pierpaolo Pasolini, si trasforma oggi in un “Lungomare di cultura”.