Un detenuto ritenuto vicino al clan Strisciuglio, attivo a Bari, avrebbe continuato a estorcere denaro a due persone, padre e figlio, contattandole con un cellulare dalla sua cella.
A scoprirlo sono stati gli agenti della Squadra mobile della Questura di Bari che, dopo la denuncia sporta dalla vittima ad agosto scorso, hanno avviato le indagini.
Stando al suo racconto, l’uomo avrebbe ricevuto una videochiamata dal detenuto che conosceva da tempo e che gli avrebbe chiesto ventimila euro a parziale risarcimento della sua detenzione addebitabile, secondo quanto riferito, a una non meglio definita condotta del figlio della vittima.
Con toni decisi e minacciosi, il detenuto avrebbe intimato all’uomo di consegnare il denaro a persone di sua fiducia riferendo che nel caso non avesse pagato suo figlio sarebbe stato aggredito.
Le indagini della Squadra mobile hanno permesso di far luce sull’accaduto e, a seguito di una perquisizione, nella cella del detenuto è stato trovato anche un telefono cellulare sul quale verranno eseguiti ulteriori approfondimenti.
Al detenuto è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.