Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Chiara Maglio, ha accolto l’istanza dei difensori degli indagati di citare i responsabili civili e ha permesso alle parti offese di associarsi alle richieste delle difese. Di conseguenza, il numero degli indagati nell’inchiesta sul crollo della palazzina avvenuto la sera del 5 marzo scorso in via Pinto al quartiere Carrassi, sale a 8.
Fino a oggi, nel registro degli indagati della Procura figuravano i nomi del legale rappresentante della “Dell’Aera Costruzioni” s.r.l., impresa esecutrice dei lavori, Vito Modesto Dell’Aera, dei 4 progettisti e direttori dei lavori Stefano Simone, Giuseppe Carlo Marano, Giuseppe Antonio Massa e Davide Giuseppe Tassa, e del collaudatore delle opere strutturali Vincenzo Fanelli.
I 6 sono accusati dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Silvia Curione di aver sottovalutato «il rischio di collasso dell’intero edificio sia nella fase della direzione dei lavori che in quella dell’esecuzione» e di aver elaborato un progetto di ripristino per la messa in sicurezza statica giudicato «non idoneo».
La novità emersa questa mattina durante l’udienza destinata all’incidente probatorio riguarda l’estensione delle indagini a due ulteriori aziende coinvolte nei lavori di messa in sicurezza eseguiti circa un anno prima del crollo: la CN Energia e la Socedil, le imprese che avevano installato i puntelli che successivamente hanno ceduto, contribuendo così al disastro.
All’udienza erano presenti anche alcuni dei condomini rimasti senza casa da oltre due anni. Gli avvocati delle parti hanno richiesto al gip di citare in giudizio anche assicurazioni e altre imprese per eventuali contestazioni in sede civile, a tutela dei diritti delle famiglie coinvolte. L’udienza è stata rinviata al prossimo 12 dicembre, quando proseguiranno le attività istruttorie con l’acquisizione di ulteriori testimonianze e documenti tecnici.
L’inchiesta, che ora coinvolge otto indagati e due aziende aggiuntive, prosegue sotto la direzione della Procura di Bari, con l’obiettivo di chiarire le responsabilità e accertare le eventuali negligenze nella gestione dei lavori di consolidamento e sicurezza statica dell’edificio.