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Bari, cresce il mercato immobiliare: compravendite su dell’11% nel primo trimestre

Sono aumentate del 72,20%, tra il 2017 e il 2024, le compravendite di immobili residenziali a Bari, passando da 3.169 a 5.457 unità annue. Ad essere rimasti pressoché invariati sono i prezzi medi al metro quadro, che dai 1.689 euro del 2017 sono scesi a 1.655 euro a metro quadro nel 2024. È il quadro…
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Sono aumentate del 72,20%, tra il 2017 e il 2024, le compravendite di immobili residenziali a Bari, passando da 3.169 a 5.457 unità annue. Ad essere rimasti pressoché invariati sono i prezzi medi al metro quadro, che dai 1.689 euro del 2017 sono scesi a 1.655 euro a metro quadro nel 2024.

È il quadro illustrato nell’ambito del convegno “Il mercato immobiliare di Bari e dell’area metropolitana: analisi e prospettive”, organizzato alla Camera di Commercio del capoluogo e promosso da Fiaip Bari con la presentazione del report Monitora. Un appuntamento che ha messo a confronto operatori del settore e rappresentanti delle istituzioni per discutere lo stato di salute del comparto immobiliare locale e le sue prospettive.

I dati

Andrea Rubino, responsabile del centro studi, ha illustrato un’analisi sull’andamento delle compravendite e delle locazioni nella città di Bari e nell’area metropolitana. L’analisi elaborata da Fiaip Bari, e incrociata con i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare, chiarisce che l’accelerazione più significativa è avvenuta dal 2021 in poi, con un +33% sul 2020, «spinta dagli incentivi del Superbonus e da un ritrovato dinamismo del mercato dopo la crisi pandemica», ha precisato Rubino.

I prezzi dei nuovi immobili, invece, hanno subito lievi incrementi a causa del costo delle materie prime e dell’inflazione: +9% sul nuovo e circa +3% sull’usato. La domanda resta in positivo, sostenuta anche dalla riduzione dei tassi di interesse sui mutui, tornati intorno al 2%. I dati del primo trimestre 2025 mostrano un’ulteriore crescita: +11% delle compravendite a Bari rispetto allo stesso periodo del 2024, +6% nell’area metropolitana.

Domanda e offerta

Il report evidenzia inoltre uno squilibrio tra domanda e offerta, in termini di qualità abitativa. Sul fronte delle nuove costruzioni si registra il “tutto esaurito”, con una particolare richiesta per monolocali e bilocali: un dato coerente con le tendenze demografiche e con le esigenze del mercato turistico e degli investitori.

Rubino ha infatti chiarito che «l’aumento della domanda non può essere imputato all’overtourism né al fenomeno delle locazioni brevi, che anzi stanno generando valore e qualità nei territori». L’investimento in turismo «richiede immobili in regola, efficienti, ben rifiniti» e «non tutti gli appartamenti possono rientrare in questa categoria».

Il fenomeno delle locazioni

Tra i temi affrontati c’è anche quello delle locazioni. Secondo i dati ufficiali, i contratti di affitto sono in costante crescita, passando da un milione e 428mila nel 2011 a oltre un milione e 610mila nel 2023, il doppio delle compravendite. A Bari, nel primo trimestre 2025, si è registrato un aumento dell’1,4% nei comuni ad alta densità abitativa. Al contempo, emerge il paradosso delle case vuote. Nel capoluogo pugliese, ha evidenziato Rubino, «il 17% del patrimonio abitativo risulta non utilizzato: si tratta di oltre 27mila abitazioni vuote su un totale di 163mila. In Italia il dato è ancora più allarmante: 9,5 milioni di case vuote su 35 milioni di abitazioni complessive».

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