In un processo stralcio sul crac delle Ferrovie del Sud Est, celebrato con rito abbreviato, Silvestro Demurtas – ex funzionario responsabile del reparto finanziamenti della divisione Corporate banking di Bnl – è stato assolto dalle accuse di bancarotta preferenziale e bancarotta fraudolenta. È quanto ha disposto la gup di Bari, Valeria Isabella Valenzi.
Demurtas, difeso dagli avvocati Leonardo Iannone e Luigi Panella, è stato assolto dalla prima imputazione “perché il fatto non costituisce reato” e dalla seconda “per non aver commesso il fatto“. La Procura aveva chiesto nei suoi confronti la condanna a 4 anni di reclusione.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note in 90 giorni.
I fatti contestati risalgono agli anni 2009-2016, ma i reati di bancarotta ipotizzati sono datati 16 gennaio 2017, data di ammissione di Fse al concordato.
Nell’inchiesta della guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Bari, si ipotizza che le condotte dei funzionari dell’istituto di credito abbiano aggravato la situazione debitoria di Fse proprio attraverso la concessione di finanziamenti, il mantenimento di linee di credito in favore della società in dissesto e l’assenza di controlli sulla destinazione delle somme erogate.
Per il crac da 230 milioni di euro della società di trasporti pugliese, commissariata e poi acquistata da Ferrovie dello Stato, il tribunale di Bari ha condannato a 10 anni di reclusione l’ex amministratore Luigi Fiorillo e a pene più lievi altri quattro imputati.