In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il prossimo 25 novembre l’Aula della Corte d’Assise del Tribunale di Bari ospiterà l’evento dal titolo evocativo: «Oltre il processo – La cultura del rispetto e del consenso».
L’iniziativa è promossa congiuntamente dall’Associazione nazionale magistrati, dall’assessorato alle Culture del Comune di Bari, dall’APS Giraffa (che gestisce il Centro antiviolenza Paola Labriola) e dall’Ordine degli Avvocati di Bari.
Il cuore dell’evento sarà il coinvolgimento diretto di studenti e studentesse provenienti da diversi istituti scolastici di Bari, i quali «porteranno la voce delle donne che hanno deciso di salvarsi e ricominciare».
Gli organizzatori hanno voluto mettere l’accento sulla necessità dell’educazione affettiva, della prevenzione e del consenso in un luogo altamente simbolico: «Lo faranno in un’aula di Tribunale, dove si arriva dopo la denuncia, dopo il femminicidio, quando è ormai troppo tardi per intervenire in modo differente».
Alle 14:30, nell’Aula della Corte d’Assise, si terranno le letture delle storie di donne, selezionate dalle operatrici del Centro antiviolenza. Tra gli interventi previsti ci saranno anche le toccanti testimonianze di Damiano Rizzi, la cui sorella fu assassinata dall’ex marito nel 2013, e di Daniela De Sario e Pasquale Guadagno, figli di donne uccise tra il 2010 e il 2013.
La giornata si aprirà alle 14:00 nell’androne al piano terra del Tribunale penale con l’inaugurazione dell’opera “Valori in corso” di Francesco Gabriele (in arte Cisky). L’installazione artistica, concepita come una riflessione sul dialogo tra progresso, etica e giustizia, avrà al centro un paio di scarpe rosse, eterno simbolo di presenza, identità e memoria delle vittime di violenza.










