La telefonata al numero unico di emergenza, il 112, è arrivata all’alba di ieri. Erano le 4.45, quando un ragazzo ha chiesto aiuto dopo che lui e i suoi due amici erano scampati a colpi di pistola, nel quartiere barese di Torre a mare. A distanza di quasi un anno da quando, non molto distante, è stato ucciso il boss Lello Capriati, si è rischiato altro sangue.
Il fatto
Sul posto, dopo la chiamata, sono intervenuti gli agenti della sezione Volanti agli ordini di Davide Corazzini, e quelli della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Filippo Portoghese: i tre ragazzi, tutti e tre incensurati, hanno raccontato che erano a bordo della loro auto, nei pressi del porticciolo di Torre a mare, quando qualcuno ha sparato nella loro direzione. Nessuno però è rimasto ferito. Una delle ipotesi, formulata da loro stessi, è che il piombo fosse destinato ad un’altra auto che passava, che sarebbe poi misteriosamente scomparsa.
Le indagini
I poliziotti hanno quindi avviato le indagini, cominciando con l’acquisizione delle telecamere di sorveglianza della zona, proprio allo scopo di individuare il fantomatico killer e rintracciare l’altra auto di cui i tre ragazzi, tutti ventenni, avevano parlato. Gli inquirenti della Squadra Mobile, che conducono gli accertamenti, stanno anche prendendo in esame gli eventuali rapporti dei tre ragazzi con personaggi vicini alla criminalità organizzata, ma al momento non emergerebbero.
Le ipotesi
In questa prima fase di indagini, le ipotesi spaziano a trecentosessanta gradi. Si parte dai dati certi, e tra questi il fatto che uno dei tre ragazzi, nelle ore precedenti all’agguato, avrebbe avuto un litigio con un altro, per una ragazza. Non si può quindi escludere che la sparatoria possa essere una ritorsione per un affronto. Ma gli inquirenti indagano anche nel mondo della droga. Non è insolito, infatti, che i conti per il controllo delle attività illecite, come lo spaccio, si regolino con le armi alla mano.
Il precedente
Il 1 aprile 2024, la sera di Pasquetta, su via Bari a Torre a mare, era stato ucciso a colpi di pistola Lello Capriati, 41enne boss del clan di Bari vecchia, che si trovava in auto con una donna. L’uomo fu colpito a morte, alla testa e al torace da una persona arrivata in sella a una moto, e con una mira particolarmente precisa, che non gli aveva lasciato scampo.
A nulla era servito l’intervento dei soccorritori. Undici mesi dopo, a Torre a mare, si torna a sparare.