Un fragoroso applauso e la bandiera palestinese hanno salutato oggi a Bari Wael Al-Dahdouh, caporedattore di Al Jazeera nella Striscia di Gaza, che ha ricevuto le Chiavi della Città dalle mani del sindaco Vito Leccese. Un gesto fortemente simbolico che Bari, città operatrice di pace, ha voluto dedicare a un uomo e a un giornalista simbolo della resistenza informativa in uno dei contesti più drammatici del mondo.
«Sono molto felice di questa giornata, spero che questo scambio modifichi l’andamento della politica nei confronti della giustizia dei diritti umani – ha dichiarato Al-Dahdouh con visibile commozione -. Noi, vittime della criminalità israeliana, in questo modo facciamo vedere che non siamo soli, ma che c’è qualcuno nel mondo che si interessa alla nostra tragedia e ci appoggia. Ci consolerà avere con noi un popolo che ci appoggia e non ci fa sentire soli contro la barbarie israeliana. Tutto questo dà coraggio e speranza per affrontare questa situazione».
Dopo un colloquio privato nella stanza del primo cittadino, la cerimonia si è tenuta nella sala consiliare del Comune. Qui il sindaco Leccese ha ribadito che a Bari «nessuno è straniero», ringraziando le «donne in nero che portano avanti con costanza una protesta civile». Il sindaco ha inoltre annunciato che nel corso del Consiglio comunale odierno sarà approvato un ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato palestinese.
Leccese, leggendo le motivazioni del riconoscimento, ha evidenziato che «se oggi tanti Paesi del mondo iniziano a riconoscere che l’intervento in atto nella Striscia di Gaza mira all’annientamento del popolo palestinese è grazie a giornalisti come lui, che siamo onorati di ricevere in occasione dell’European Press Prize». Il riferimento è chiaro: Al-Dahdouh, che ha perso gran parte della sua famiglia nel conflitto, ha continuato a raccontare gli orrori della guerra, anche a costo della propria incolumità. «Ora – ha aggiunto il sindaco – è tempo che dalle parole si passi alle azioni per fermare un massacro che conta già 50mila vittime, fra le quali oltre 200 giornalisti».
«La consegna delle chiavi della città a un uomo che ha patito sulla sua pelle la violenza israeliana – ha concluso Leccese – intende testimoniare la vocazione della nostra città alla pace e al dialogo e la volontà di accogliere un uomo e giornalista coraggioso, che a Bari potrà sempre sentirsi al sicuro».
Wael Al-Dahdouh ha ringraziato per il riconoscimento, affermando: «Ricevendo queste chiavi mi sento già a casa. Spero che questa chiave diventi simbolo di libertà e giustizia». A margine della cerimonia, le Donne in Nero hanno consegnato al giornalista una pergamena, mentre l’Ordine dei Giornalisti della Puglia gli ha omaggiato uno smartphone, «un dispositivo che in un luogo come la Striscia di Gaza potrebbe rompersi e del quale potrebbe aver bisogno per il suo lavoro», un gesto di supporto concreto per la sua fondamentale attività di informazione.