Dopo anni di programmazione, progetti e iter burocratici e amministrativi, i baresi hanno una data per l’inizio dei lavori di realizzazione del Parco della Rinascita che sorgerà nel sito dismesso e bonificato della ex Fibronit di Bari. Il 7 aprile verrà infatti aperto il cantiere e potranno iniziare ufficialmente gli interventi. Ad annunciarlo ieri durante la proiezione al Bif&st del cortometraggio “Cara Alice” (che racconta il dramma vissuto dalla città a causa della presenza della Fibronit), il sindaco del capoluogo Vito Leccese.
«Sono felice di poter annunciare che tra qualche giorno, il 7 aprile, si aprirà il cantiere nel sito dismesso della Fibronit dove cominceranno i lavori per realizzare il nostro parco della Rinascita – ha dichiarato Leccese – Conosco il valore di quest’opera e so che quel parco sarà il simbolo di rivincita per tanti baresi e per le famiglie che negli anni hanno perso una persona cara a causa dell’amianto. Qualche giorno dopo l’avvio delle operazioni vogliamo piantumare il primo albero, della specie Davidia Involucrata, conosciuto anche come albero dei fazzoletti, per via della forma dei suoi fiori che richiama proprio dei fazzoletti. Lo faremo nelle giornate di San Nicola, come gesto di buon augurio».
Il progetto
Il Parco della Rinascita interessa un’area che si sviluppa lungo via Caldarola fino all’incrocio del ponte di Padre Pio con viale Magna Grecia, delimitata dalla linea ferroviaria delle Ferrovie Sud-Est e di Rfi. Si estende su un’area di 14 ettari che congiunge i quartieri Japigia, Madonnella e San Pasquale. L’importo complessivo dei lavori è di circa 16 milioni di euro, di cui 3,5 messi a disposizione dalla Regione Puglia e 11,5 milioni dei fondi Pnrr.
Il progetto redatto nel 2022, dall’architetta Laura Rubino e dall’ingegner Nicola Falcone è stato il primo esempio di progettazione partecipata attuato in città, con i due esperti che hanno recepito i desiderata della cittadinanza per definire lo spazio. Il progetto definitivo prevede una ridistribuzione delle essenze vegetali impiegate in modo da costituire un sistema ambientale e paesaggistico unico. Uno spazio ricco di biodiversità e di grande impatto scenografico: aree d’ombra con piante e alberi, diverse tipologie di prati, collezioni di rampicanti, giardino arido e collezione botanica di specie arbustive mediterranee. n totale saranno piantumate 8.374 erbacee, 71.046 tappezzanti, 1810 rampicanti, 51.861 arbusti, 1300 alberi nell’ambito dell’intervento di forestazione urbana e 451 alberi pronto effetto. In termini di contributo ambientale si otterrà un risparmio di CO2 di 700 tonnellate all’anno. Le aree verdi svolgeranno un ruolo importante anche nella gestione delle acque piovane, assorbendo e rallentando il deflusso delle acque.
La creazione di spazi verdi multifunzionali, si realizza nelle aree verdi con zone di infiltrazione, per ridurre il rischio di allagamenti e migliorare la qualità delle acque superficiali. Le aree verdi sono state progettate per essere economicamente sostenibili, minimizzando i costi di manutenzione e gestione. L’impianto irriguo è stato progettato, infatti, per soddisfare tutte le esigenze del parco, differenziando il sistema di distribuzione.
Gli spazi di aggregazione
Vi saranno anche diversi spazi di rigenerazione sociale. Il parco urbano è pensato come un sistema flessibile in cui le attività previste (piazza – aree gioco – percorsi) sono interconnesse tra loro e in grado di adeguarsi alle diverse necessità dei cittadini. Nel progetto sono previsti, infine, nuovi impianti di illuminazione, di videosorveglianza e wi-fi. Infine, saranno tre gli accessi aperti lungo i confini di via Caldarola per consentire l’ingresso all’area verde.