La Corte d’Appello di Bari ha condannato a due anni e due mesi di reclusione un 39enne di Conversano, residente a Mola di Bari, per maltrattamenti nei confronti della moglie, oggi 26enne. La pena è stata ridotta rispetto alla condanna di primo grado, che prevedeva tre anni e tre mesi di reclusione.
L’uomo è accusato di aver maltrattato la moglie tra il 2018 e il 2022, colpendola con calci, pugni e schiaffi, minacciandola di morte e insultandola anche davanti alla figlia. In primo grado, l’uomo era stato assolto dall’accusa di tentato sequestro della figlia.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe costretto la moglie a vivere in una ex caserma occupata da senzatetto e l’avrebbe picchiata anche durante un periodo di lavoro in Germania. Avrebbe inoltre cercato di isolare la donna dalla sua famiglia, costringendola a dichiarare che i genitori erano morti in un incidente stradale.