Il primo treno della linea ferroviaria Bari-Bitritto partirà regolarmente lunedì prossimo alle ore 14.07 da Bari Centrale. Lo annuncia la Regione Puglia che conferma l’operatività della tratta attivata dopo un’odissea burocratica lunga 27 anni per un cantiere che definire lumaca è dire poco costato alla collettività ben 111 milioni di euro, quasi 11 milioni a chilometro (più dell’alta velocità) per ciascuno dei dieci previsti dalla linea. Adesso, sostengono dalla Regione, si può finalmente vedere partire la linea ferroviaria che collegherà in venti minuti Bari centrale a Bitritto passando per le stazioni di Santa Rita e Loseto dotate di servizi e parcheggi di scambio.
Tutto risolto? Macché. Le grane, con possibili e imprevedibili risvolti giudiziari e amministrativi, sono spuntate nelle ultime ore e riguardano l’assegnazione del servizio da parte della Regione Puglia avvenuta con affidamento diretto a Trenitalia lo scorso 23 dicembre. Procedura finita nell’occhio del ciclone per una manifestazione d’interesse depositata da una società concorrente, la tedesca Arriva, che il 2 gennaio ha inviato via pec la comunicazione agli uffici dell’assessorato ai Trasporti e alla presidenza. Nel frattempo Astra e Anav, due associazioni di categoria del settore trasporti, si sono rivolte all’Antitrust nazionale per contestare l’affidamento senza gara della linea Bari-Bitritto.
Di cosa si lamentano? La presunta violazione del regolamento 1370 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 che stabilisce le modalità attraverso le quali le autorità competenti possono intervenire, nel rispetto del diritto comunitario, nel settore dei trasporti pubblici di passeggeri. La normativa è stata modificata di recente proprio nella parte riguardante l’aggiudicazione senza gara introducendo una norma transitoria che consente l’assegnazione dei servizi entro e non oltre il 24 dicembre 2023. E veniamo al caso specifico della Bari-Bitritto. Assegnando la tratta la Regione Puglia avrebbe dovuto pubblicare un’informativa al mercato un anno prima dell’assegnazione diretta e rispettare il termine perentorio della vigilia di Natale. E invece, a detta delle società concorrenti, nessuna delle condizioni s’è avverata tanto da essere incappata nella violazione della direttiva comunitaria. E infatti, leggendo le carte, emerge che la pre-informativa al mercato (quella da pubblicare un anno prima per verificare la presenza di altri operatori sul mercato) è datata 29 dicembre 2022.
E in questa data si concentra la prima presunta violazione visto che il 29 dicembre scavalla di quattro giorni il termine ultimo del 24 indicato dall’Europa per affidare direttamente i servizi di trasporto. La seconda presunta violazione riguarda la pubblicazione dell’aggiudicazione diretta effettuata il 21 dicembre 2023, otto giorni prima della scadenza imposta dall’Unione europea per verificare la presenza di altri operatori disponibili. Un pasticcio, insomma, che potrebbe bloccare ancora e chissà per quanto tempo il treno della linea Bari-Bitritto.
Domenica da incubo per i viaggiatori: ritardi e cancellazioni in tutta Italia per lo sciopero dei treni
Di Redazione24 Novembre 2024