Bari avrà otto milioni di metri cubi d’acqua in più all’anno e un piccolo invaso. È l’obiettivo del progetto di risanamento della rete idrica dell’Acquedotto pugliese (Aqp) che prevede la digitalizzazione e la divisione in distretti della rete cittadina, oltre alla sostituzione di 127 chilometri di tubazioni (il 18% del totale) e alla razionalizzazione delle pressioni.
L’investimento complessivo è di 90 milioni di euro, di cui 48 derivanti dal Fers-Fse Puglia 2021-2027.
Grazie agli interventi in programma, Acquedotto pugliese intende ridurre le perdite, migliorare la gestione e rendere il servizio più efficiente.
«Divideremo la grande ragnatela cittadina di quasi 700 chilometri di tubazioni in 67 distretti monitorati da 202 postazioni di misura», spiega la direttrice generale di Aqp, Francesca Portincasa, evidenziando che «ci sarà anche un distretto unico di Bari Vecchia, per rispondere meglio alla specificità della zona. Così – assicura – potremo gestire le pressioni in modo mirato, riducendo rischi di rotture, individuare più facilmente eventuali perdite ed effettuare interventi, anche da remoto, con impatti contenuti a un singolo distretto».
Il sindaco di Bari Vito Leccese annuncia che «con Aqp intendiamo avviare un coordinamento per organizzare meglio la presenza dei cantieri, cercando di renderli compatibili con i tempi e con la vita della città».