Bari, anziana uccisa a Carrassi da addetto pulizie: via al processo. “Fermi con le mani” costituita parte civile

Con la costituzione delle parti civili, le figlie della vittima e l’associazione antiviolenza “Fermi con le mani”, è cominciato dinanzi alla Corte di Assise di Bari il processo che vede imputato il 51enne barese Saverio Mesecorto, accusato di aver ucciso il 13 settembre 2021 la 81enne Anna Lucia Lupelli, trovata morta nella sua casa al quartiere Carrassi di Bari, ferita con otto coltellate. Mesecorto, reo confesso, fermato due giorni dopo il delitto, risponde di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e rapina.

Nell’udienza preliminare il gup aveva escluso la costituzione di parte civile dell’associazione perché quello della signora Lupelli non è stato un femminicidio. Nella prima udienza in Corte di Assise l’associazione ha insistito per la costituzione che i giudici hanno condiviso, ritenendo che si è trattato comunque di violenza, al di là del reato di genere.
«La costituzione di parte civile assume una fortissima valenza – commenta la presidente Tiziana Cecere – poiché riconosce che fatti criminosi come questo non rappresentano una lesione dei diritti dell’essere umano da intendersi quale fatto privato, ma costituiscono un profonda ferita per tutta la società civile e per il nostro sistema di valori». Secondo la ricostruzione degli uomini della Squadra mobile, coordinati dal pm Claudio Pinto, l’imputato, addetto da oltre dieci anni alle pulizie del palazzo dove viveva la vittima, sarebbe entrato in casa dell’anziana con il pretesto di chiedere un bicchiere d’acqua, armato di un coltello che si sarebbe procurato con l’intenzione di rapinarla e ucciderla. Si tornerà in aula il 4 luglio per sentire come testimoni le due figlie di Mesecorto, con le quali l’uomo si era confidato dopo il delitto e che hanno contribuito alle indagini.

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