I passeggeri di un’auto sbarcata al porto di Bari da un traghetto proveniente dalla Grecia trasportavano più di 237mila euro in contanti, non dichiarati.
A scoprirlo sono stati i finanzieri del comando provinciale di Bari con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nell’ambito del monitoraggio dei flussi commerciali da e per i Paesi dell’area Schegen.
L’ispezione dell’auto è stata eseguita con il supporto della cash-dog Kristina dell’unità cinofila anti-valuta in forza alla Guardia di finanza.
Nel dettaglio circa 30mila euro erano custoditi tra gli effetti personali di uno dei passeggeri mentre 206.900 euro – anche in banconote di grosso taglio – erano nascosti in un marsupio che aveva con sé il conducente del mezzo.
Accertato che gli occupanti dell’auto non erano ricercati nel loro Paese d’origine, come previsto dalla normativa valutaria, è stato sequestrato amministrativamente il 50% della somma eccedente il consentito, ossia 98.450, nei confronti del conducente. I finanzieri hanno poi è proceduto all’irrogazione della sanzione, con contestuale e immediata oblazione, pari al 15% della somma superiore ai 10mila, relativamente al passeggero.