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Bari, al Policlinico la tecnologia 3D ricostruisce il volto dopo un trauma: operata una donna di 51 anni

Una donna di 51 anni che, in un incidente stradale, ha riportato un grave trauma facciale con fratture multiple e scomposte è stata la prima paziente a essere sottoposta a un innovativo intervento chirurgico con tecnologia 3D nel Policlinico di Bari. Si tratta di una tecnica che ha consentito di ricostruire virtualmente il volto della…
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Una donna di 51 anni che, in un incidente stradale, ha riportato un grave trauma facciale con fratture multiple e scomposte è stata la prima paziente a essere sottoposta a un innovativo intervento chirurgico con tecnologia 3D nel Policlinico di Bari.

Si tratta di una tecnica che ha consentito di ricostruire virtualmente il volto della paziente prima dell’intervento e verificare durante l’operazione la corretta ricomposizione dei frammenti ossei, riducendo in modo significativo i tempi chirurgici e il margine di imprecisione.

Al Policlinico di Bari tutto questo è possibile grazie a un navigatore intraoperatorio, un sistema innovativo in 3D che segna un passo avanti decisivo nella chirurgia del distretto cranio-facciale.

I primi interventi sono stati eseguiti nelle scorse settimane dall’équipe di chirurgia maxillo-facciale, diretta dalla professoressa Chiara Copelli.

La nuova tecnologia è stata acquisita grazie ai finanziamenti Fesr-Fse 2021-2027 destinati al “Rinnovo e potenziamento delle strutture ospedaliere e sviluppo della telemedicina” della Regione Puglia.

Il sistema integra software avanzati che consentono una pianificazione chirurgica estremamente precisa, la simulazione delle ricostruzioni anatomiche e una guida in tempo reale durante le procedure più complesse, soprattutto in aree anatomiche ristrette o vicine a strutture vitali.

In situazioni come quella della 51enne, spiega la professoressa Copelli, «il ripristino della corretta anatomia richiede procedure lunghe e delicate. Il navigatore – sottolinea – ci ha permesso di ricostruire virtualmente il volto prima dell’operazione e di verificare in tempo reale la precisione della riduzione dei frammenti ossei, garantendo un esito ottimale confermato dagli esami radiologici post-operatori».

Il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, ricorda che «per la chirurgia maxillo-facciale è stato previsto un finanziamento specifico di tre milioni di euro nell’ambito della nuova programmazione europea, che ci consente di dotare l’unità operativa di attrezzature all’avanguardia».

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