Ultima replica oggi, domenica 27 aprile alle 18, al Teatro Petruzzelli di Bari per “The Rape of Lucretia” di Benjamin Britten, nella nuova produzione firmata da Yannis Kokkos: uno spettacolo che non lascia scampo.
Un’opera che mette lo spettatore davanti all’oscenità del potere, alla brutalità del desiderio e al silenzio che segue la violenza. Sul palco, in due atti senza intervallo, una scena essenziale ma visivamente potente incornicia la tragedia di Lucrezia, interpretata da Stefanie Iranyi, violata da Tarquinius (Christian Senn) e abbandonata al suo dolore.
Ridotta l’orchestra, diretto il racconto: due soli cantanti, Moritz Kallenberg e Caterina Dellaere, compongono i cori maschile e femminile, osservatori della vicenda, mai giudici.
Il finale è un colpo al cuore. Come tutta l’opera, che pone una domanda nuda, essenziale, vertiginosa: “È tutto, è tutto qui?”