Bari piange Alfredo Sollazzo, professore emerito, ordinario di Scienza delle costruzioni, già preside e pioniere della facoltà di Ingegneria del Politecnico, morto ieri all’età di 93 anni.
Sollazzo, nato a Napoli nel 1932, si è trasferito giovanissimo a Bari. Nel capoluogo pugliese ha frequentato le scuole e qui si è laureato in Ingegneria civile – Trasporti con il massimo dei voti, conseguendo anche la lode e la pubblicazione della tesi.
Lunga la sua carriera all’Università di Bari dove ha cominciato nel 1957-58 come Assistente dapprima incaricato, poi ordinario, di Scienza delle costruzioni. Dopo un breve periodo di libera docenza a Trieste, Sollazzo è tornato in Puglia dove, tra il 1968 e il 1983 è direttore dell’Istituto di Scienza delle costruzioni della facoltà di Ingegneria di Bari e dell’omonimo Laboratorio ufficiale per le esperienze sui materiali da costruzione. Dal 1981 al 1992 è presidente del corso di laurea in Ingegneria civile. Nel 1991-92 è membro eletto del Consiglio di amministrazione del Politecnico.
Per due mandati, dal 1992 al 1997, è preside della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e, contemporaneamente presidente del Comitato tecnico ordinatore della facoltà di Ingegneria con sede a Taranto. Dal 2001 al 2007 coordina il dottorato di ricerca in Scienze dell’Ingegneria civile e ambientale.
Il 29 luglio del 2009 gli viene conferito, dal Ministero competente, il titolo di professore emerito.
Il professor Sollazzo, ricordano dal Politecnico di Bari, ha sempre concepito la Scienza delle costruzioni come disciplina sostanzialmente applicativa, che, utilizzando i metodi propri della fisica e della matematica, tratta del comportamento di materiali, strutture e costruzioni. Ha sempre sostenuto che la Scienza delle costruzioni è una disciplina di base e non è tipica della sola Ingegneria civile, risultando fondamentale ogniqualvolta si debba procedere alla verifica o al progetto di elementi resistenti, qualunque sia il settore in cui si opera.
Negli ultimi anni, dopo il pensionamento, si è interessato di storia dell’ingegneria, studiando in particolare la storia della facoltà di Ingegneria di Bari e quella del Politecnico: istituzioni che si sono sviluppate entrambe durante la sua lunga attività di studente, di assistente, di professore, di preside e di decano.
«Il professor Sollazzo – scrive il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino – ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alla ricerca, contribuendo in modo significativo alla crescita del Politecnico e alla formazione di generazioni di studenti. Il suo impegno e la sua passione per la conoscenza rimarranno un esempio per tutti noi».
I funerali di Alfredo Sollazzo si svolgeranno domani, 20 marzo, alle 16 nell’aula magna “Attilio Alto” del Politecnico di Bari.