Saranno avviate domani, sabato 14 giugno 2025, le operazioni per l‘abbattimento di un grande albero di pino in Corso Alcide De Gasperi, all’angolo con via Pende. La decisione, comunicata dall’assessora al Clima, Transizione ecologica e all’Ambiente Elda Perlino, arriva dopo una serie di osservazioni tecnico-scientifiche che hanno certificato lo stato di salute irrecuperabile dell’esemplare, ormai secco, pericolosamente inclinato e ad elevato rischio di caduta.
«In questi ultimi mesi abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di molti cittadini preoccupati per i rischi di un’eventuale caduta di questo grande albero – ha commentato Elda Perlino -. Pertanto, non sussistendo alcuna possibilità di recuperarlo, come illustrato dalle relazioni dei tecnici competenti, non ci resta altra scelta che abbatterlo».
L’assessora ha poi sottolineato come questo pino sia uno dei tanti esemplari storici presenti in città, piantati in un’epoca in cui mancava una visione ecosistemica del verde urbano. All’epoca non era possibile prevedere l’impatto dei numerosi interventi manutentivi (su asfalto, strade o sottoservizi) che oggi compromettono la stabilità e la salute di questi alberi. Pur riconoscendo la bellezza e il contributo di questi pini alla vivibilità cittadina, Perlino ha ricordato che anche gli orientamenti internazionali più recenti li indicano come specie non idonee all’assetto urbano a causa del loro apparato radicale superficiale e particolarmente esteso.
L’amministrazione comunale si impegna non solo a sostituire le alberature abbattute per disseccamento, fitopatologie o instabilità, ma anche a incrementare complessivamente il patrimonio arboreo urbano. Questo avverrà nell’ambito di un disegno generale che terrà conto di diversi fattori: le caratteristiche e i ritmi della città, il clima, le specie di alberi più adatte, le loro esigenze e la salute pubblica. «Da tempo siamo al lavoro per approntare un vero e proprio piano del verde urbano in grado di convivere con il contesto antropico, e auspico che al più presto possano vedersi i primi effetti», ha concluso l’assessora.
