Cinque anni e un mese di reclusione è la condanna inflitta (in abbreviato) a Gennaro Valletta, 29 anni, e Gennaro Sardella, 24 anni, accusato di lesioni personali e detenzione e porto illegale di arma da fuoco, con l’aggravante mafiosa, in relazione al ferimento di un ragazzo di 17 anni, colpito con un proiettile alla coscia nel quartiere San Paolo di Bari il 30 luglio del 2022.
Il ferimento avvenne in piazza Europa. I due si sarebbero avvicinati alla vittima a bordo di uno scooter guidato da una terza persona indagata in un procedimento penale connesso.
Per la Dda di Bari, che aveva chiesto la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione per Valletta e Sardella, il ferimento del 17enne sarebbe avvenuto nell’ambito della «forte acredine» (si legge nel capo d’imputazione) tra i fratelli Vavalle, cui il 17enne sarebbe stato vicino, e il clan Strisciuglio del quartiere San Paolo.
Il gesto, per gli inquirenti, sarebbe quindi da ricondursi alle frizioni tra i due gruppi per il “controllo della piazza di spaccio e delle attività illecite” nel rione.
Frizioni determinate «dalla ritrosia dei Vavalle a sottostare al dominio degli Strisciuglio sul quartiere». Il minore subì ferite all’anca e alla coscia guaribili in 24 giorni.
La condanna è stata inflitta nel corso del processo dal gup di Bari Giuseppe Battista.