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Avances a una tirocinante dell’UniBa, il rettore: «Lavoriamo a un protocollo anti-molestie»

«L’Università si è mossa appena arrivata la segnalazione, lo scorso giugno». A confermarlo è il rettore dell’Ateneo di Bari, Stefano Bronzini, dopo la denuncia dell’associazione Udu-Link in merito alle presunte molestie subite da una studentessa di 22 anni, iscritta alla facoltà di Medicina, durante il tirocinio pre-laurea nello studio di un medico di medicina generale. Quest’ultimo avrebbe in più occasioni fatto delle avances alla ragazza con commenti legati al suo aspetto fisico, come: «Devo dire all’Università che non possono mandarmi studentesse come te, altrimenti non riesco a lavorare». O ancora: «Hai degli occhi che quando non verrai più, me li sognerò la notte». Una situazione che ha spinto la giovane tirocinante a interrompere il percorso formativo.

La posizione di Uniba

«L’Università ha già intrapreso gli atti dovuti, ma al momento non c’è un elemento di novità rispetto a giugno. Siamo intervenuti come ci è consentito appena arrivata la prima segnalazione al garante degli studenti, salvaguardando la carriera della tirocinante che ha completato il percorso in un’altra sede», assicura Bronzini. In merito alle misure di prevenzione del fenomeno a disposizione dell’Ateneo barese, il rettore ha affermato che in cantiere c’è un regolamento anti-molestie «che verrà varato nei prossimi giorni dal senato accademico e sul quale sono al lavoro studenti e colleghi del Cug (Comitato unico di garanzia per le pari opportunità)», sottolineando che le molestie, «quando ci vengono segnalate», sono oggetto di indagine in primo luogo e poi dei dovuti provvedimenti. «Nel periodo di mia competenza – ha specificato – non ho ricevuto altre segnalazioni».

L’associazione studentesca, intanto, nei giorni scorsi ha denunciato la situazione attraverso i propri canali social dichiarando di aver inviato una segnalazione agli uffici competenti dell’Università per far sì che si proceda a prendere le misure necessarie «affinché episodi del genere non si ripresentino più». La richiesta avanzata da Link è dunque quella di eliminare il medico coinvolto dalla lista dei professionisti convenzionati nei cui studi gli studenti e le studentesse possono svolgere il tirocinio pre-laurea e, quindi, di aggiornare e rendere pubblico il nuovo elenco. «È ora di stabilire uno Statuto dei diritti e doveri dei tirocinanti – aggiungono i rappresentati – con una figura specifica a cui riferirsi in caso di irregolarità di questo genere».

L’appello degli studenti

«Ancora una volta, i luoghi della formazione diventano spazio di molestie e violenza. L’Università ha la responsabilità di assicurare un ambiente sicuro per lo svolgimento delle sue attività formative, anche queste avvengono al di fuori delle mura universitarie», scrivono gli studenti di Link. «Se anche tu sei stata vittima o sei a conoscenza di situazioni simili», concludono, «contattaci o vieni a trovarci in auletta».

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