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Bari Cronaca

Bari, 36enne assolto dall’accusa di sequestro di persona: «Non voleva rapire una bimba ma rubare un borsello»

Non voleva rapire una bambina di 5 anni ma rubare il borsello che pendeva dal braccio della madre. Con questa motivazione la Corte d’Appello di Bari ha assolto, «perché il fatto non sussiste», il 36enne Giuseppe Lamanuzzi, imputato per tentato sequestro di persona.

La vicenda risale al 2 gennaio scorso ed è avvenuta in una strada del quartiere San Pasquale del capoluogo pugliese.

In primo grado l’uomo era stato condannato dal Tribunale di Bari alla pena di quattro anni di reclusione e al risarcimento danni in favore dei genitori della bambina. Era accusato di aver tentato di rapire la bambina strattonandola mentre la madre la teneva per mano.

Incappucciato, in sella a una bici e nascosto dietro bidoni della spazzatura, avrebbe afferrato improvvisamente la bambina dalla manica del cappotto, cercando di tirarla a sé, per poi fuggire dopo le urla della mamma. Era stato arrestato in flagranza da una pattuglia dei carabinieri allertati dalle urla della mamma ed è rimasto in carcere fino a ieri.

Assistito dall’avvocata Caterina Francesca Diviccaro, l’imputato ha ribadito dinanzi ai giudici di appello quello che aveva già dichiarato in primo grado, spiegando che quel gesto era stato un tentativo di furto.

Secondo la Corte, che ha ritenuto credibile tale ricostruzione anche sulla base delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, «è del tutto assurdo ritenere che l’imputato abbia pensato di organizzare il sequestro di persona di una bambina che non conosceva, collocandosi a bordo di una bicicletta, percorrendo un’angusta via come quella ritratta nelle immagini, laddove è molto più probabile che, vedendo una madre con atteggiamento protettivo nei confronti della minore e con un borsello appeso al braccio e che penzolava lato strada, abbia inseguito madre e figlia al fine di compiere il furto del borsello».

I giudici hanno quindi assolto Lamanuzzi e disposto la sua immediata scarcerazione, con trasmissione degli atti alla Procura perché valuti se procedere per il reato di tentato furto con strappo.

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