La Asl Bari opera su un territorio di oltre 1,22 milioni di abitanti, con una popolazione a prevalenza femminile (51,2%). Nel corso del 2024 ha erogato 7,7 milioni di prestazioni ambulatoriali a 435.761 utenti, il 58% dei quali donne. Nello stesso anno sono stati effettuati 46.231 ricoveri ordinari a 35.806 utenti, con una distribuzione complessivamente equilibrata tra i generi. I dati sono stati diffusi in occasione della presentazione del bilancio di genere dell’Azienda sanitaria locale. Passando alla prevenzione, gli screening oncologici femminili hanno registrato un netto rafforzamento.
In particolare, quello per il carcinoma della cervice uterina ha raggiunto un’estensione del 98,4% della popolazione target residente, mentre quello mammografico ha raggiunto un’estensione pari al 76,41% (rapporto tra lettere-invito e popolazione target 50-69 anni), e l’adesione pari al 57,47% (rapporto tra donne che hanno effettuato l’esame e popolazione target 50-69 anni). I dati mostrano anche una maggiore adesione femminile, nelle fasce di età adulta e anziana, in particolare per la vaccinazione antinfluenzale e per quella contro l’herpes zoster. Quanto all’assistenza domiciliare integrata, nel 2024 ha coinvolto prevalentemente donne.
Nel territorio risultano, inoltre, esenti per patologie croniche e invalidanti 194.317 donne e 161.835 uomini, mentre le esenzioni per condizioni economiche riguardano 311.174 donne e 276.281 uomini. Passando, infine, alla forza lavoro della Asl, dal bilancio emerge che l’azienda conta oltre 9.200 dipendenti, con una prevalenza femminile pari a circa il 65%. Le donne rappresentano il 59% della dirigenza, ma la loro presenza diminuisce nei ruoli apicali, attestandosi al 22% tra i direttori di unità operative complesse e al 14% tra i direttori di dipartimento.










