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Droga tra la movida di Bari Vecchia: «Un’oasi dello spaccio». Sequestrati 5 kg di stupefacenti, 5 arresti – VIDEO

Sono cinque le persone arrestate, stamattina, dai carabinieri della compagnia di Bari Centro a conclusione di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica e dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese. Gli indagati sono accusati di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti nella città vecchia di Bari. Nell'ambito dell'operazione, partita stamattina all'alba, sono stati sequestrati…

Sono cinque le persone arrestate, stamattina, dai carabinieri della compagnia di Bari Centro a conclusione di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica e dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese.

Gli indagati sono accusati di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti nella città vecchia di Bari.

Nell’ambito dell’operazione, partita stamattina all’alba, sono stati sequestrati cinque chili di sostanza stupefacente.

«Un’oasi dello stupefacente»

Secondo l’accusa, i cinque avrebbero fatto parte di un’organizzazione criminale che avrebbe organizzato una piazza di spaccio di marijuana e hashish nel Borgo Antico del capoluogo pugliese, individuando il luogo ideale per creare «una vera e propria oasi dello stupefacente», scrivono gli inquirenti in una nota, a disposizione di chiunque volesse acquistare droga rimanendo indisturbato.

Nel corso delle indagini, iniziate nei primi mesi del 2021 e durate fino alla fine del 2022, i carabinieri hanno sequestrato circa 4,5 chili di marijuana e 500 grammi circa di hashish.

Le indagini sono state condotte attraverso servizi di pedinamento, il supporto di sistemi di videosorveglianza, ma anche attraverso le dichiarazioni di alcuni acquirenti che avrebbero fatto emergere particolari tecniche per nascondere la droga, ruoli operativi e ripartizione dei guadagni da parte degli indagati.

Le telecamere distrutte

Il gruppo avrebbe creato allarme sociale perché sfruttando i dedali di strade del Borgo antico di Bari in cui «l’azione preventiva e repressiva risulta difficile», sarebbe riuscito a smerciare droga sentendosi quasi padrone di quelle strade spogliate di tutti i sistemi di videosorveglianza. Come accaduto in strada e vicolo San Benedetto dove, ricostruiscono i carabinieri, tutte le telecamere sono state individuate e disinstallate, distrutte ostentatamente da alcuni degli indagati senza che nemmeno si curassero di nascondersi.

«Si scambiavano i verbali dei pentiti»

Tra gli indagati avveniva un «anomalo scambio» dei «verbali di collaboratori di giustizia, ordinanze e sentenze aventi a oggetto vicende dei clan Strisciuglio, Parisi-Palermiti e altri ambienti della criminalità organizzata»

È quanto sostiene la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari, Valeria Isabella Valenzi.

Gli scambi, annota la gip, avvenivano in «apposite chat» e si tratta di una «circostanza che fonda, sotto il profilo della valutazione della personalità, il convincimento di un forte interesse» degli indagati verso le «vicende che interessano la criminalità organizzata locale oltre che sicura contiguità con quegli ambienti» perché solo chi è indagato o imputato in quei procedimenti «dispone di quel tipo di atti».

Per la giudice, quindi, l’essere in possesso di atti relativi a procedimenti giudiziari o attività di indagine evidenzierebbe la vicinanza dei cinque ai clan storici della città. Inoltre, «con riferimento ai verbali dei collaboratori, si osserva che molti di questi vengono inspiegabilmente acquisiti a pochi giorni dalla redazione del relativo verbale».

La giudice ricorda ancora che «l’acquisizione dei verbali è propedeutica all’anticipazione di linee difensive o versioni alternative poiché vale a monitorare il numero e la natura delle accuse e quindi ad anticipare le mosse degli inquirenti».

Leccese: «Bari Vecchia è più libera. Tra i vicoli si respira aria pulita»

«L’arresto dell’ennesima banda dello spaccio a Bari vecchia è una buona notizia», commenta il sindaco del capoluogo pugliese Vito Leccese ringraziando i carabinieri e «l’intera squadra dello Stato» che, afferma, «ancora una volta, ha dimostrato presenza e capacità di contrasto a ogni forma di illegalità e degrado».

Il sindaco di Bari assicura che «da parte nostra, continueremo a portare avanti tutte quelle azioni che possono agevolare il presidio delle forze dell’ordine e le indagini della Procura e della Direzione distrettuale antimafia di Bari, in tutti i luoghi attenzionati».

Leccese ricorda che proprio in questi giorni la città vecchia è protagonista dei festeggiamenti per San Nicola: «Questa notizia – dice riferendosi agli arresti – ci permetterà di attraversare quei vicoli liberati dall’asfissiante presenza della criminalità organizzata, respirando un’aria più pulita».

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