La gara per la realizzazione dell’ospedale di Monopoli-Fasano spicca tra quelle finite al centro dell’inchiesta della Procura di Bari che, due giorni fa, ha portato all’arresto di dieci tra funzionari dell’Asl del capoluogo e imprenditori. I primi avrebbero affidato lavori ai secondi in cambio di tangenti, regali e favori. E tra i lavori in questione ci sarebbero anche quelli per le infrastrutture stradali al servizio dell’ospedale di Monopoli-Fasano.
Il ruolo di Iacobellis
Al centro della vicenda ci sarebbe Nicola Iacobellis, responsabile dell’unità operativa “Edilizia sanitaria” e “Costruzioni, ristrutturazione, adeguamento” dell’Asl di Bari, da due giorni agli arresti. Iacobellis è il funzionario che, il 22 gennaio 2024, ha firmato la determina per l’ammissione dei partecipanti alla gara di appalto per la realizzazione delle strade di accesso al nuovo ospedale di Monopoli-Fasano: sette milioni e mezzo di euro il prezzo a base d’asta. Ed era sempre Iacobellis il presidente della commissione di gara nella seduta pubblica del 18 marzo, durante la quale sono state aperte le offerte tecniche presentate dalle imprese partecipanti. Secondo la Procura, Iacobellis avrebbe ricevuto una serie di «utilità» per avvantaggiare, nell’ambito della procedura, l’imprenditore Francesco Girardi, socio e amministratore della G. Scavi srl ora indagato a piede libero, imprese che ha partecipa alla gara per la costruzione delle strade di accesso all’ospedale di Monopoli-Fasano.
Lo scambio
Sempre secondo la Procura di Bari, il 18 marzo Iacobellis avrebbe presieduto la seduta pubblica della commissione di gara. Pochi giorni più tardi la ditta di Girardi avrebbe avviato lavori di manutenzione e giardinaggio a Monopoli, nella casa di Paola Andriani, moglie di Iacobellis. Non solo: sempre la G. Scavi avrebbe realizzato un pergolato nella stessa casa di Iacobellis e signora. In cambio, Iacobellis avrebbe eseguito atti contrari ai doveri di ufficio. Qualche esempio? Avrebbe omesso di richiedere e elaborare la documentazione necessaria per il corretto svolgimento delle gare, avrebbe utilizzato il proprio potere come strumento per la realizzazione del suo interesse predeterminando il contraente e comunque favorendolo in ogni fase del contratto. Porta la firma di Iacobellis anche il verbale di gara del 18 marzo, con il quale si autorizzava l’apertura delle offerte tecniche presentate dalle imprese partecipanti all’appalto tra le quali la G. Scavi di Girardi. Infine Iacobellis avrebbe sollecitato lo stesso Girardi ad acquisire la terza classifica della certificazione OG2, così da consentirgli la partecipazione alla futura gara d’appalto per il restauro della volta della cappella dell’ospedale “Fallacara” di Triggiano. Insomma, da una parte Iacobellis avrebbe invitato la G. Scavi a partecipare alla gara per la viabilità esterna all’ospedale di Monopoli-Fasano, promettendo di dare a Girardi anche «qualcosa di più». Dall’altra Girardi avrebbe assecondato le esigenze private di Iacobellis. E infatti, in più di una circostanza, quest’ultimo sarebbe stato invitato dalla moglie a rivolgersi proprio all’imprenditore per risolvere questioni di varia natura: «Vuoi provare con la carta Ciccio?».
La gara
C’è da dire, però, che, nonostante fosse stata inserita tra i partecipanti alla gara d’appalto per l’affidamento dei lavori per le strade di accesso all’ospedale di Monopoli-Fasano, la G. Scavi è stata successivamente esclusa dalla procedura per non aver raggiunto il punteggio minimo dell’offerta tecnica, la cui valutazione è stata rimessa a una commissione di cui non ha fatto parte Iacobellis: una vicenda che avrebbe poi incrinato i rapporti tra i due, con il funzionario che avrebbe evitato di rivolgersi ancora all’imprenditore per soddisfare le proprie esigenze.