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Appalti pilotati a Polignano a Mare, assolto l’ex sindaco Vitto: «Il fatto non sussiste»

Si chiude con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria che per anni ha visto al centro l’ex sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, accusato di turbativa d’asta in relazione all’appalto per l’organizzazione della manifestazione «Meraviglioso Modugno» del 2018. Il Tribunale di Bari, con sentenza emessa nei giorni scorsi, ha assolto Vitto e gli altri tre…
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Si chiude con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria che per anni ha visto al centro l’ex sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, accusato di turbativa d’asta in relazione all’appalto per l’organizzazione della manifestazione «Meraviglioso Modugno» del 2018. Il Tribunale di Bari, con sentenza emessa nei giorni scorsi, ha assolto Vitto e gli altri tre imputati con la formula più ampia: «perché il fatto non sussiste». Secondo l’accusa, l’allora primo cittadino avrebbe esercitato pressioni per pilotare l’affidamento dei lavori di allestimento della manifestazione a una ditta «amica», spingendo un’altra società concorrente a ritirarsi dalla gara. Un’ipotesi che, a conclusione del processo, non ha trovato alcun riscontro.

I giudici hanno escluso ogni condotta illecita e ritenuto infondate le contestazioni mosse dalla Procura. Assieme a Vitto, difeso dagli avvocati Michele Laforgia e Pietro Davide De Paola, erano imputati anche un dirigente comunale, Domenico Matarrese e gli imprenditori Giuseppe Girolami e Francesco Tedone, difesi rispettivamente dagli avvocati Francesco Brienza e Vito Leo Grittani. Anche per loro è arrivata l’assoluzione con formula piena. L’indagine riguardava la procedura di affidamento dell’appalto per l’allestimento del palco, delle luci e dei servizi logistici dell’edizione 2018 di «Meraviglioso Modugno», evento di punta dell’estate polignanese dedicato al celebre cantautore, che ogni anno richiama in Puglia migliaia di turisti.

Secondo la ricostruzione accusatoria, l’amministrazione comunale avrebbe favorito una società legata a rapporti personali con alcuni esponenti politici locali. Le verifiche, tuttavia, non hanno mai dimostrato l’esistenza di pressioni o accordi illeciti. La difesa dell’ex sindaco ha sempre sostenuto la correttezza dell’operato dell’amministrazione, evidenziando come tutte le procedure seguissero le regole previste dal codice degli appalti e come l’affidamento fosse avvenuto in maniera trasparente e nell’interesse della comunità.

La sentenza, depositata nelle scorse ore, mette così fine a un capitolo giudiziario che aveva suscitato clamore e polemiche nel dibattito politico locale. Vitto, esponente di lungo corso del centrosinistra e già presidente dell’ANCI Puglia, ha commentato la decisione parlando di “una verità finalmente ristabilita, dopo anni di sofferenza e infondati sospetti”. L’ex sindaco auspica, adesso, che anche l’altro procedimento penale nel quale è coinvolto e tuttora in corso, che vede indagati 18 tra amministratori, imprenditori e dirigenti comunali possa concludersi allo stesso modo. Una vicenda ancora aperta che, tuttavia, non scalfisce l’esito dell’ultimo processo, nel quale il Tribunale ha riconosciuto l’assoluta estraneità di Vitto e degli altri imputati ai fatti contestati.

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