È prevista per il prossimo 27 febbraio, nell’aula magna della Corte d’Appello di Bari (con inizio alle 10), l’assemblea convocata dalla sezione locale dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) per spiegare i motivi del “no” della magistratura all’intera riforma della Giustizia, recentemente approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, e in particolare alla separazione delle carriere.
A dare l’annuncio è stata Antonella Cafagna, gip di Bari recentemente confermata alla presidenza della giunta esecutiva dell’Anm barese, nel corso di una conferenza stampa di presentazione. Alla segreteria della nuova giunta si alterneranno il pm della Dda Fabio Buquicchio (Articolo 104 – Magistrati autonomi e indipendenti) e il consigliere della Corte d’Appello civile Gaetano Labianca (Unità per la costituzione).
L’assemblea del 27 febbraio, organizzata in concomitanza con l’astensione nazionale dei magistrati, sarà aperta alla cittadinanza, alle scuole e all’università, e sarà l’occasione per «consentire una riflessione e veicolerà le nostre ragioni di contrarietà alla riforma», ha spiegato Cafagna (della corrente di Area). «Non difendiamo degli interessi corporativi o privilegi ma vogliamo fornire un messaggio chiaro, per porre a disposizione dei cittadini un’informazione corretta sui pericoli di una riforma che mette a rischio la giurisdizione», ha aggiunto.
All’assemblea del 27 febbraio interverranno, oltre ai magistrati (Franco Cassano, Renato Nitti e Silvio Marco Guarriello), professori universitari, l’Ordine degli avvocati, i presidenti della Camera civile e della Camera penale, due magistrati in tirocinio e don Angelo Cassano dell’associazione antimafia “Libera”.
Gli altri componenti la giunta dell’Anm Bari sono il pm della Dda Marco D’Agostino, la gip di Trani Marina Chiddo, il presidente della seconda sezione penale del tribunale di Bari Marco Guida (tutti e tre di Area) e la presidente di sezione del tribunale civile di Foggia Caterina Lazzara (Articolo 104 – Magistrati autonomi e indipendenti).