Bari si conferma la città capoluogo con il miglior clima d’Italia, conquistando la vetta della nuova edizione dell’Indice del clima del Sole 24 Ore, pubblicato oggi.
La graduatoria, basata sui dati decennali 2014-2024 forniti da 3bmeteo, analizza le condizioni climatiche di 107 città capoluogo attraverso quindici parametri, cinque in più rispetto alla precedente edizione, focalizzandosi sulle frequenti condizioni di bel tempo.
La Puglia conquista anche il secondo posto, piazzandosi sul podio con la provincia di Barletta-Andria-Trani, considerando la performance media dei tre capoluoghi. Terza è Pescara.
Per la prima volta, dunque, l’intero podio è occupato da città meridionali. La top 10 vede inoltre la presenza di Enna, prima per indice di calore, Chieti e Catanzaro, con una prevalenza di territori costieri.
Tra le prime dieci figurano anche Livorno, Pesaro Urbino e Ancona per il Centro, e Trieste per il Nord, quest’ultima grazie alla leadership nell’indicatore sulla brezza estiva, sebbene si posizioni all’ultimo posto per raffiche di vento.
Imperia, che aveva dominato le precedenti edizioni, scivola al 17° posto, probabilmente influenzata dall’introduzione di nuovi indicatori come i giorni consecutivi senza pioggia e le notti tropicali. Fanalino di coda della classifica è Caserta, preceduta da Terni e da diverse province del Nord-ovest ed Emilia.
Le grandi città mostrano un quadro eterogeneo: Venezia (15ª), Cagliari (26ª), Napoli (28ª), Genova (33ª) e Roma (47ª) si collocano nella prima metà della classifica, mentre Bologna (74ª), Milano (77ª) e Firenze (78ª) si trovano nelle posizioni inferiori.
Analizzando i primati nei singoli indicatori, Agrigento spicca per il soleggiamento, con una media di 9,2 ore di sole al giorno. All’estremo opposto, Belluno registra il minor numero di giorni freddi e la maggiore umidità relativa, pur vantando il minor numero di notti tropicali. Venezia primeggia per il minor numero di giorni con temperature massime superiori a 35 gradi, mentre Terni detiene il primato negativo in questo indice. Le aree interne come Terni risultano penalizzate nell’escursione termica, dove primeggiano le località costiere, e nella circolazione dell’aria, con Torino all’ultimo posto.
L’analisi dei dati decennali evidenzia anche un aumento degli eventi climatici estremi. Tra il 2010 e il 2024 si registra un incremento di ondate di calore, notti tropicali e picchi di caldo estremo, soprattutto nelle città del Nord, dove le temperature medie giornaliere sono aumentate significativamente. Anche gli inverni appaiono più miti, con una netta diminuzione dei giorni di gelo. Sul fronte delle precipitazioni, si osserva una diminuzione dei giorni piovosi a fronte di un aumento dell’intensità pluviometrica nei giorni di pioggia e periodi di siccità più prolungati, in particolare ad Agrigento e Cagliari.
Il sindaco di Bari: «Primato che conferma l’ottima qualità della vita in questa città»
«Questo primato conferma l’ottima qualità della vita di questa città, legata anche alle condizioni climatiche». Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, commentando la classifica. «Il clima – ha aggiunto – non è soltanto sole, aria pulita, il maestrale che porta via l’inquinamento. Dobbiamo preoccuparci e dare il nostro contributo alle grandi sfide epocali globali, quelle dei cambiamenti climatici, continuando a rinverdire e rigenerare la città, riforestandola, fare in modo che tanti luoghi verdi siano presenti in tutti i quartieri».
