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Amtab chiude il bilancio in attivo, l’ad Luca D’Amore relaziona al Tribunale di Bari

Un bilancio che, grazie all’intervento risanatorio dell’amministratore unico (nominato inizialmente amministratore giudiziario) Luca D’Amore, si è chiuso in positivo, con un attivo di 4 milioni di euro. È questo il risultato che sarà evidenziato oggi da D’Amore alla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Bari, e domani al sindaco Vito Leccese.

L’udienza

Nell’udienza di oggi, fissata prima della pausa estiva (dunque in anticipo di due mesi rispetto alla scadenza della proroga), D’Amore relazionerà sull’ulteriore fase del risanamento della partecipata, avviato a seguito della maxinchiesta Codice Interno che svelò i contatti tra mafia, politica ed imprenditoria barese e, nello specifico, la pesante permeabilità dell’Amtab alla presenza mafiosa. Una circostanza emersa con forza dalle parole dei collaboratori di giustizia, di Nicola De Santis in particolare, che aveva spiegato agli inquirenti i metodi di collocamento utilizzati dai familiari dei clan Parisi-Palermiti.

I dipendenti

Nella precedente udienza, a febbraio scorso, era emerso che negli elenchi del personale dell’Amtab, c’erano ancora nomi che riportano a famiglie malavitose baresi. I dipendenti, appunto, erano tra i punti elencati da D’Amore visto che dalle verifiche effettuate emergeva che molti dei “parenti eccellenti” erano ancora in servizio: assunti tramite agenzie interinali, il loro contratto non era ancora scaduto. Altri tre, già licenziati, avevano invece presentato ricorso. Proprio l’utilizzo delle agenzie interinali era stato ben raccontato da De Santis ai pm antimafia.

Gli altri punti

Nella sua relazione, d’Amore aveva spiegato che il piano della sicurezza sul lavoro era in corso di rifacimento, mentre mancava ancora il Modello organizzativo. Vacante, poi, il posto di direttore generale, mentre si cercava una sostituzione per il commercialista Pierno, finito nel mirino della Corte dei conti per le numerose proroghe al suo incarico. Un altro punto importante era quello della internalizzazione di alcuni servizi (incluso quello della vigilanza), proposta dall’amministratore.

Il passo avanti

Quello che oggi sarà presentato, allora, è il passo in avanti fatto rispetto a febbraio scorso, in relazione a tutti questi punti, ma sarà evidenziata anche la circostanza relativa al bilancio al 31 dicembre 2024, di 4 milioni in attivo, che sicuramente rappresenterà elemento importante per ottenere un’altra proroga del “controllo dello Stato” sull’Amtab per altri sei mesi.

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